Un metallo mille volte meno costoso del platino con una efficienza catalitica quasi paragonabile. È il cobalto la svolta nella produzione di idrogeno?
(Rinnovabili.it) – Utilizzando il cobalto nei catalizzatori è possibile produrre idrogeno con una efficienza quasi pari a quella del platino, ma ad un costo mille volte inferiore.
L’idrogeno è prodotto separando le molecole d’acqua con la corrente elettrica (elettrolisi), e se potenzialmente l’approvvigionamento idrico non dovrebbe essere un problema, il contrario si può dire del platino o di altri “metalli nobili”, necessari ai dispositivi di scissione. È questo l’annoso problema che rende oggi l’economia dell’idrogeno poco più che un’utopia. Il platino, infatti, ha la fondamentale capacità di resistere all’ossidazione, così come il palladio, l’oro o l’iridio. Ma lo scoglio insormontabile è rappresentato dai costi.
La funzione del catalizzatore è ridurre l’energia necessaria ad avviare una reazione chimica. La felice sorpresa è che il cobalto è risultato efficiente quasi quanto il platino, ma non solo: ha fatto registrare le migliori prestazioni catalitiche tra tutti i metalli non nobili finora testati. Song Jin e i suoi colleghi ne hanno sperimentati diversi: dalla pirite di ferro ad altri materiali, abbondanti in natura e poco costosi. Nessuno ha eguagliato le prestazioni del cobalto.
Restano molte domande, secondo il professor Jin, su un prodotto testato solo in laboratorio: «Bisogna considerare il costo del catalizzatore rispetto a tutto il sistema. C’è sempre un compromesso. Se si vuole costruire il miglior elettrolizzatore, è ancora necessario servirsi del platino. Ma se si decide di sacrificare un po’ di efficienza perché ci si preoccupa maggiormente dei costi e della scalabilità, è possibile utilizzare il cobalto».