Il distributore Madrileña Red de Gas sta testando nelle sue sedi un nuovo prototipo di caldaia a idrogeno da 25 kW
(Rinnovabili.it) – Una caldaia residenziale completamente alimentata a idrogeno da 25 kW per rifornire le utenze sia sotto il profilo dell’acqua calda sanitaria che del riscaldamento degli ambienti. È il nuovo prototipo della Vaillant, azienda tedesca che da tempo ha iniziato a interessarsi al vettore per i suoi impianti di riscaldamento.
Sul mercato italiano (e non solo) ha già fatto debuttare la ecoTEC plus, nuova gamma capace di funzionare con miscele contenenti idrogeno al 20%. Questi apparecchi, al pari della gamma ecoTEC Exclusive, sono dotati del sistema di combustione ioniDetect che gli consente di adattarsi automaticamente alle fluttuazioni della qualità del gas, compresi quelli con contenuto di H2. Puntando in alcuni casi fino al 30% di idrogeno.
Contemporaneamente il Gruppo sta cercando di alzare l’asticella, testando nuovi apparecchi di serie “H2 ready”. Ma come nel caso delle centrali a idrogeno, anche per i riscaldatori domestici si presentano sfide pratiche a causa delle diverse proprietà rispetto al gas naturale. “A causa delle specifiche proprietà di combustione dell’idrogeno – spiega Michael Paul, responsabile del progetto “Idrogeno al 100%” dell’azienda – è necessario utilizzare, tra l’altro, un nuovo bruciatore e i componenti della cella termica devono essere adattati all’H2″.
Caldaia a idrogeno, vantaggi e svantaggi
I vantaggi? Al di là della questione ambientale, le caldaie a idrogeno puro hanno le stesse dimensioni degli apparecchi a metano e il loro rendimento è simile a quello delle caldaie a condensazioni. Caratteristiche che per ora hanno incuriosito anche Madrileña Red de Gas, DSO spagnolo. La società ha installato nella propria sede il prototipo di caldaia a idrogeno puro realizzata da Vaillant. Omologato in Spagna e predisposto per l’utilizzo al 100% di H2, l’apparecchio vanta una potenza di una potenza di 25 kW. Per il direttore dell’espansione di Madrileña Red de Gas, David Ortiz, “questa installazione dimostra che le caldaie a idrogeno sono una realtà e che, quando l’idrogeno verrà canalizzato attraverso le nostre reti, saremo pronti ad adattare il riscaldamento alle zero emissioni”.
Tuttavia Vaillant rimane con i piedi per terra. “Anche se il futuro del riscaldamento domestico sta cambiando rapidamente, non ci aspettiamo di vedere un lancio di massa delle caldaie a idrogeno prima degli inizi del 2030 poiché è improbabile che le case, che sono attualmente collegate alla rete del gas, abbiano una fornitura di idrogeno a portata di mano per molto tempo. Prima di allora, le caldaie “H2 Ready” e quelle già funzionanti al 2100 con il vettore avranno un costo aggiuntivo per l’utente finale“.