Idrogeno pulito e a costo zero: l’innovazione della KU Leuven University
(Rinnovabili.it) – I ricercatori della facoltà di bioingegneria dell’Università KU Leuven, in Belgio, hanno sviluppato un sistema fotovoltaico in grado di produrre idrogeno direttamente dall’umidità dell’aria: il sistema, sviluppato negli ultimi 10 anni, permette attualmente di produrre fino a 250 litri d’idrogeno al giorno con un pannello di 1,6m².
“Si tratta di una combinazione unica di fisica e chimica – ha spiegato il professor Johan Martens, coordinatore della ricerca presso la KU Leuven – All’inizio, l’efficienza era appena dello 0,1% e a malapena si formavano alcune molecole di idrogeno; adesso, invece, è possibile vederle emergere in superficie in bollicine”.
I sistemi fotovoltaici tradizionali hanno una resa tra il 18 e il 20%: utilizzarli per separare idrogeno e ossigeno dall’acqua significa disperdere buona parte dell’energia raccolta. Non a caso, la maggior parte dell’idrogeno viene prodotto da sistemi alimentati da petrolio o altri gas poco compatibili con la sostenibilità ambientale.
L’innovazione dei ricercatori belga consiste nell’aver creato celle fotovoltaiche in grado di “convertire direttamente” il 15% della luce solare in idrogeno. Il sistema, attualmente solo un prototipo, sfrutta l’umidità presente naturalmente nell’aria e riesce a produrre 250 litri di idrogeno al giorno di media, un record mondiale secondo i ricercatori della KU Lueven.
Installando una ventina di questi pannelli, l’idrogeno prodotto dovrebbe garantire elettricità e riscaldamento di un’abitazione ben isolata per un intero inverno, mentre raddoppiando la metratura vi sarebbe sufficiente idrogeno da rifornire un’auto elettrica per un anno.
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L’innovazione è pronta per essere testata al di fuori del campus universitario: una casa nella cittadina di Oud-Heverlee, nel Brabante Fiammingo, è stata scelta come sito di sperimentazione domestica. Se i primi test dovessero essere un successo, altri 20 pannelli verrebbero installati in prossimità di una stradina residenziale in modo da rifornire 39 famiglie del circondario.
L’idrogeno prodotto durante l’estate verrà stoccato in un contenitore pressurizzato sotterraneo pronto a essere riutilizzato in inverno per produrre calore ed elettricità. Secondo i ricercatori, ogni impianto domestico necessiterebbe di un contenitore di stoccaggio di massimo 4 metri cubi, non più grande di una tanica di benzina.
Attualmente, non vi sono stime di costi né tabelle di marcia per la produzione in serie, ma il team di studiosi belga garantisce sulla sostenibilità, anche economica del progetto: “Stiamo usando materiali grezzi e non necessitiamo di metalli preziosi o altre componenti costose – ha precisato Johan Martens – Vogliamo progettare qualcosa di completamente sostenibile, affidabile e utilizzabile praticamente ovunque”.
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