
Era stata lanciata il 3 dicembre 2024 e chiusa il 20 Febbraio 2025. E oggi l’European Hydrogen Bank tira le prime somme. Parliamo della seconda asta per l’idrogeno RFNBO (“Renewable Fuels of Non-Biological Origin”) ottenuto dalla elettrolisi. La procedura concorsuale ha attirato una certa attenzione da parte degli operatori di settore, seppure senza replicare il successo della prima gara.
Nel dettaglio l’asta idrogeno 2025 ha raccolto 61 offerte da progetti in 11 paesi nello Spazio economico europeo. A titolo di confronto l’asta del 2023 aveva ricevuto 132 offerte da altrettanti progetti situati in 17 paesi.
Si alza, tuttavia, la capacità produttiva in gioco. Tutte le offerte presentate quest’anno rappresentano una capacità totale di elettrolisi di circa 6,3 GW, per una produzione cumulata stimata di oltre 7,3 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile. A titolo di confronto le offerte della prima asta raggiungevano un massimo di 8,8 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile su 10 anni.
In altre parole diminuiscono i progetti ma aumentano le taglie, così come cresce il sostegno finanziario offerto: oltre 4,8 miliardi di euro, ovvero quattro volte il budget disponibile di 1,2 miliardi di euro erogato dal Fondo per l’innovazione. Non solo. Otto di queste proposte sono pensate per idrogeno destinato ad essere acquistato dal settore marittimo.
“La quantità di offerte in questa seconda asta nell’ambito della Banca europea dell’idrogeno dimostra ancora una volta l’attrattiva dell’Innovation Fund come strumento per la decarbonizzazione industriale e la competitività dell’Europa”, ha commentato Wopke Hoekstra, Commissario europeo per il clima.
“Questo continuo interesse da parte del nostro settore rafforza lo sviluppo di un mercato europeo per l’idrogeno pulito. In quanto motore del nostro obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, l’H2 svolge un ruolo cruciale nella riduzione delle emissioni dei settori difficili da decarbonizzare. Rafforzerà la leadership industriale dell’Europa nelle tecnologie pulite emergenti, garantendo la resilienza economica a lungo termine e la competitività globale”.
Come funziona l’Asta Idrogeno 2025?
L’Asta idrogeno 2025 segue lo stesso funzionamento della prima gara. I produttori di idrogeno RFBNO, come definiti nella direttiva sulle energie rinnovabili e nei suoi atti delegati, presentano alla Banca delle offerte per un supporto sotto forma di premio fisso per chilogrammo di H2 verde generato. Il premio copre un periodo massimo di 10 anni e serve a coprire il divario tra il costo di produzione per l’operatore e il prezzo che gli acquirenti sono attualmente disposti a pagare sul mercato.
L’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA) valuta le offerte presentate in base ai criteri di qualificazione pass/fail delineati nel testo del bando, classificandole in base al prezzo. Quindi i vincitori sottoscrivono un accordo di sovvenzione con l’Agenzia.
E per chi è rimasto fuori? Non tutto è finito. Gli Stati membri dell’UE possono, infatti, beneficiare del meccanismo “Auction-as-a-service“, in base al quale i risultati dell’asta possono attrarre ulteriori finanziamenti nazionali per progetti aggiuntivi, nel pieno rispetto delle norme UE sugli aiuti di Stato.
Prossimi passi
La valutazione delle offerte si concluderà entro la fine di maggio 2025 e i candidati selezionati saranno invitati a preparare e firmare 8 entro novembre 2025 ) i relativi accordi di sovvenzione. I progetti selezionati dovranno raggiungere la chiusura finanziaria entro 2,5 anni e iniziare a produrre idrogeno rinnovabile entro cinque anni dalla firma dell’agreement.
Parallelamente alla conclusione della valutazione, la Commissione trarrà spunto dagli insegnamenti tratti da questa seconda asta per preparare i termini e le condizioni di una terza asta per l’idrogeno, che intende lanciare prima della fine del 2025.