L’acciaio verde sarà prodotto sia con laminazione a caldo che a freddo
(Rinnovabili.it) – La Finlandia ha chiuso il 2022 con 5 GW di turbine eoliche installate. Oggi soddisfano il 10% del fabbisogno elettrico nazionale, 10 anni fa appena l’1%. Ed entro il 2025 l’energia dal vento sfruttata nel paese nordico triplicherà fino a raggiungere il 27%. È l’ampia disponibilità di eolico che ha convinto la Blastr Green Steel a investire 4 miliardi di euro per produrre acciaio verde nel paese.
Lo stabilimento vedrà la luce a Inkoo, piccolo centro a 30 km da Helsinki affacciato sul golfo di Finlandia. Secondo le prime indiscrezioni, la Blastr punta a produrre 2,5 milioni di tonnellate di acciaio verde all’anno, sia con laminazione a freddo (circa temperatura ambiente) sia con laminazione a caldo, che richiede temperature superiori a 900°C. Il ciclo di produzione sarà alimentato a idrogeno rinnovabile, che sostituisce il carbon coke, ottenuto direttamente nello stabilimento grazie all’installazione di elettrolizzatori.
Anche se non si tratta del più grande impianto di acciaio verde al mondo in cantiere, il progetto dell’azienda norvegese potrebbe diventare la maggior acciaieria a idrogeno per qualche anno. Il concorrente principale, H2 Green Steel, sta lavorando a un impianto in Svezia da 5 mln t l’anno, che però andrà a regime soltanto nel 2030.
Con l’acciaio verde, -95% di emissioni
Sul fronte delle emissioni, l’acciaio verde prodotto a Inkoo riuscirà a tagliare del 95% i gas serra generati dalla lavorazione rispetto ai processi tradizionali di produzione dell’acciaio. In media, oggi, per ottenere una tonnellata di acciaio si emettono 1,9 tonnellate di CO2. Il siderurgico genera circa il 5% delle emissioni totali dell’Europa e il 7% di quelle globali.
“Ci impegniamo a decarbonizzare l’industria siderurgica, che è uno dei maggiori responsabili delle emissioni globali di CO2. Con l’acciaio verde prodotto a Inkoo, puntiamo a ridurre le emissioni di carbonio di 4,6 milioni di tonnellate di CO2 all’anno rispetto ai metodi convenzionali, pari alla quantità di emissioni prodotte annualmente da tutte le autovetture in Finlandia”, ha spiegato il Ceo dell’azienda, Hans Fredrik Wittusen.