Un documento del CCR rivela che per una serie di paesi membri l’attuale capacità di storage potrebbe essere aumentata fino a 10 volte quella attuale
Attualmente i sistemi di pompaggio idroelettrico, ovvero quegli impianti che pompano acqua da un serbatoio più basso ad uno più alto sfruttando l’energia dei picchi di produzione, rappresentano l’unica tecnologia di storage diffusa su larga scala. Nel rapporto di valutazione del potenziale europeo, i ricercatori del CCR hanno utilizzato due scenari per il calcolo della capacità di stoccaggio potenziale: la topologia T1, riferita a due serbatoi esistenti con un adeguato dislivello, abbastanza vicini per essere collegati da una nuova condotta forzata e ad elettriche apparecchiature, e la topologia T2, basata su un unico serbatoio esistente, con un sito adatto nelle vicinanze dove potrebbe essere costruita una seconda cisterna. Il secondo scenario è stato tuttavia preso in considerazione solo per i siti sufficientemente lontani dalle aree popolate, da parchi naturali protetti e da infrastrutture di trasporto.
Secondo il rapporto, il confronto fra le due ipotesi, analizzando i dati pervenuti da 14 Stati Membri, suggerisce che il potenziale teorico T1 è 3,5 volte la capacità esistente, mentre il potenziale T2 è di 10 volte tanto. Ulteriori studi dovrebbero mirare ad agevolare l’effettiva attuazione del potenziale fornendo agli stakeholder dati più precisi sui siti individuati e introducendo la possibilità di modelli computerizzati di sviluppo della rete con l’aggiunta di parametri economici.