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Mini-idro “di comunità”, per una transizione ecologica dal basso

Mini-idro di comunità
Credits: Edison

In Piemonte si testa il mini-idro finanziato dalla comunità locale

(Rinnovabili.it) – Non solo eolico e fotovoltaico. Anche l’idroelettrico può essere sostenuto direttamente dalla comunità locale. Succede nel comune piemontese di Quassolo, in provincia di Torino, dove Edison ha coinvolto gli abitanti della zona nella realizzazione di un impianto mini-idro di “comunità”. Il progetto prevede la costruzione sul Dora Baltea di una centrale ad acqua fluente di piccola derivazione da 2,7 MW. E la condivisione dei benefici economici con il territorio (e non solo).

Per co-finanziare il progetto Edison ha, infatti, aperto una campagna di crowdfunding rivolta agli abitanti del torinese. In soli 10 giorni l’iniziativa ha raccolto 160 mila euro dai cittadini di Quassolo, Borgofranco di Ivrea, Quincinetto e altri tre comuni della zona. A loro sarà riconosciuto un tasso di interesse fisso annuo lordo pari al 6 per cento del capitale del capitale investito.

Ma la società ha voluto estendere in questi giorni la campagna a tutta Italia. Nel dettaglio, tutti i titolari di un contratto con Edison Energia, a prescindere dal luogo di residenza, potranno partecipare all’investimento nel mini-idro di comunità. “Fino al 15 aprile, – si legge nella nota stampa – la campagna si estende a tutta Italia per i clienti di Edison Energia con un contratto luce o gas, che potranno aderire investendo un importo compreso tra 250 e 3.000 euro, beneficiando di un tasso di interesse fisso annuo lordo pari al 5%. Gli abitanti dei comuni dove sorgerà il nuovo impianto idroelettrico potranno continuare a investire nel progetto ricevendo un tasso di interesse fisso annuo lordo pari al 6% del capitale”. 

In gran parte interrata, la futura centrale idroelettrica di Quassolo nasce per essere un progetto ad alta integrazione territoriale. L’impianto sfrutterà un salto idraulico di 3,75 metri, ottenuto tramite uno sbarramento mobile gonfiabile. E sarà dotato di una scala di monta per l’ittiofauna, per consentire la risalita delle specie ittiche. A regime dovrebbe produrre circa 8.300.000 kWh l’anno, un quantitativo corrispondente al fabbisogno elettrico di circa 3.000 famiglie. I lavori di costruzione sono stati avviati lo scorso anno e l’entrata in esercizio è prevista entro la fine del 2023.

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