La Yumes Frontier sta sviluppando un generatore elettrico, piccolo e facile da montare che sfrutta l'energia di piccole quantità di acqua in fabbriche, edifici e impianti di purificazione
Nuovo design per il micro idroelettrico Made in Japan
(Rinnovabili.it) – La Yumes Frontier è una piccola azienda giapponese nata per fornire servizi di riparazione, acquisto, vendita e noleggio di macchinari usati per l’industria manifatturiera. Ma tra le attività messe in campo, dal 2018, spunta anche la produzione di energia rinnovabile. La società ha sviluppato in maniera indipendente un generatore micro idroelettrico da installare in condotte e tubature idriche chiuse. Una soluzione pensata per sfruttare, ad esempio, gli scarichi di fabbriche, degli edifici o degli impianti di trattamento dei reflui.
Crutto, questo il nome dell’apparecchio, è stato progettato per produrre elettricità dalla differenza tra la pressione dell’acqua in ingresso e quella in uscita, sviluppando una potenza di 2,7 kW per unità. A patto che vengano rispettate alcune condizioni: che la portata delle tubature sia di almeno 4 litri al secondo e che esista una caduta di 4-5 metri o più.
leggi anche Cresce il mini idroelettrico nel mondo ma non le leggi
Le dimensioni sono davvero ridotte: 33 cm di larghezza per circa 58 di altezza. Questo design compatto dovrebbe facilitarne l’installazione e Yumes Frontier stima un periodo di ritorno dell’investimento di 5-10 anni, a seconda delle condizioni di esercizio. Inoltre, un sistema di monitoraggio in remoto permette di sorvegliare l’attività del micro idroelettrico e prevenire eventuali problemi tecnici. Sul mercato giapponese dal 2021, Crutto ha alle spalle una campagna di crowdfunding che metteva a disposizione dei finanziatori un tour nel sito di test del macchinario.
Il piccolo impianto della Yumes amplia l’offerta giapponese nel campo del micro idroelettrico, un settore apparentemente in espansione. Il paese conta infatti anche altre innovazioni e soluzioni simili. Progetti come il 3D-Pico Hydro Generator realizzato dalla Ricoh, società attiva nella produzione di fotocamere e stampanti. Anche 3D Pico nasce per sfruttare piccole quantità d’acqua, in questo caso anche quella dei canali irrigui. Componente clou dell’apparecchio? La speciale pala a spirale creata attraverso la stampa 3D di Ricoh.