La Provincia di Trento lancia un salvagente alle concessioni per le Piccole Derivazioni Idroelettriche. Nel Ddl collegato alla manovra di Bilancio provinciale 2025, la Giunta ha inserito un articolo che mette temporaneamente al sicuro i contratti in essere. Come? Sospendendo il rinnovo delle concessioni per il mini-idro, finché la Corte di Giustizia europea non si sarà pronunciata sulla questione.
Il problema del rinnovo delle concessioni di mini-idro
Il problema è nato quando la Corte Costituzionale, intervenendo in una controversia tra Governo e Regione Emilia Romagna sempre in materia di piccolo idroelettrico, si è rivolta all’istituzione UE per dirimere alcuni dubbi. Si tratta di una questione di vecchia data, tutta focalizzata sull’applicabilità o meno della Direttiva Bolkestein agli atti concessori per le piccole derivazioni idroelettriche. In caso positivo si dovrebbe procedere obbligatoriamente con gare pubbliche per il rinnovo, il cui inquadramento generale spetterebbe al legislatore nazionale e non locale.
L’argomento appare particolarmente caro alla provincia di Trento che, con norme proprie, aveva già fissato la scadenza delle concessioni idroelettriche sul suo territorio (27 agosto 2025 o 27 agosto 2028 in base al diverso grado di potenza dell’impianto). Su tale quadro regolatorio, ha spiegato la Giunta in una nota stampa, “si è innestata l’ordinanza della Corte Costituzionale, che ha rimesso la questione della scadenza di queste concessioni alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Pertanto, in attesa del responso della magistratura comunitaria, l’esecutivo ha deciso di inserire nel disegno di legge di bilancio una norma che preveda il differimento delle scadenze fino alla decisione stessa, anche eventualmente ulteriori rispetto alle scadenze oggi previste”.
Concessioni piccolo idroelettrico, cosa prevede il Ddl trentino
Il testo posticipa le scadenze già fissate. Riportiamo integralmente l’Art. 17.5.1 “Ulteriori disposizioni transitorie”:
- I procedimenti amministrativi per la riassegnazione delle concessioni di piccole derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico ai sensi di questo capo sono sospesi sino alla data di definizione del giudizio instaurato con ordinanza della Corte Costituzionale n. 161 del 2024 dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea ai sensi dell’articolo 267 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea concernente l’interpretazione dell’articolo 12 della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno.
- In esito alla pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, i termini previsti dall’articolo 17.15 sono rideterminati con delibera della Giunta provinciale. In ogni caso, fino alla conclusione delle procedure di riassegnazione, le concessioni continuano ad essere esercitate alle condizioni stabilite dalle norme provinciali e dal disciplinare di concessione vigenti alla data di entrata in vigore di questo articolo.
- La Giunta provinciale, in sede di prima applicazione dell’articolo 16 decies della legge provinciale sulle acque pubbliche 1976, come modificato da questo articolo, può prevedere modalità anche progressive per l’assoggettamento al pagamento del canone di concessione delle utenze finora esenti e per l’adeguamento dei canoni minimi attualmente vigenti.
Piccolo idroelettrico e FER, cosa aspettarsi dalla Manovra provinciale
Anche nella Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza provinciale 2025-2027 sono stati inseriti alcuni interventi che guardano il mini-idro e alle rinnovabili in generale. Tra le iniziative per supportare l’autoconsumo energetico, ad esempio, appare il rinnovo di alcune concessioni per le Piccole Derivazioni Idroelettriche con finalità di autoconsumo. Parliamo di circa 60 concessioni (con potenza nominale fino a 220 kW) già scadute e non riconducibili d’ufficio alla condizione di concessione per autoconsumo. “Finora sono state avviate le attività di ricognizione per il riconoscimento di tale condizione che ha condotto a riconoscere circa la metà di esse quali autoconsumi. Nel corso del 2025 verranno dunque istruiti i relativi procedimenti di rinnovo”, si legge nella nota.
Nello stesso testo la Provincia annuncia la preparazione di incentivi per la riqualificazione energetica dei condomini mediante una nuova misura in conto interessi. E l’aggiornamento del regolamento in materia di edilizia sostenibile per la realizzazione di opere edilizie pubbliche e private “nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e nazionale”.
E ancora: il lancio di un Bando FESR per l’efficientamento energetico dei processi produttivi delle imprese per il quale è previsto uno stanziamento pari a 13 milioni di euro sul bilancio provinciale 2025. La proroga di diritto delle concessioni per grandi derivazioni idroelettriche previste dallo Statuto di autonomia. La messa a punto di studi tecnico-scientifici per la definizione di una disciplina sui crediti di deurbanizzazione e di carbonio.
Leggi la Nota di aggiornamento
Leggi il Ddl di Bilancio