La rete elettrica è troppo debole e non ce la farà a supportare la domanda energetica. Con questa spiegazione la Ande annuncia al paese un black out che mette in discussione la sicurezza energetica della stagione calda
(Rinnovabili.it) – Un annuncio drammatico quello rilasciato dall’Administración Nacional de Electricidad (ANDE), società elettrica paraguayana statale che ha annunciato l’impossibilità di evitare un black out energetico che durerà dalle 15 alle 17 ore.
Nonostante la centrale idroelettrica Itaipu, considerata la seconda più grande al mondo e gestita da Brasile e Paraguay, abbia registrato la scorsa settimana il picco di produzione record – la metà della quale va al Paraguay – si trova adesso ad affrontare la peggiore crisi mai registrata.
Con temperature che in questo inizio d’estate pare supereranno i 42 gradi Celsius le infrastrutture della ANDE appaiono chiaramente non idonee a supportare la domanda energetica crescita, nonostante il paese sia poco industrializzato. “La società è in crisi perché il sistema di distribuzione raggiunge il limite della sua capacità e crolla a causa di una forte domanda e della mancanza di infrastrutture per affrontare il problema”, ha detto Carlos Heisele, amministratore delegato della società elettrica del Paraguay.
Al momento il paese sta costruendo una linea da 500 megawatt per trasportare più energia prodotta dagli impianti idroelettrici, ma a causa di problemi riscontrati in fase di costruzione, la rete non sarà pronta fino al 2014 e servirà comunque solo ad alleviare le linee sovraccariche.
L’estate si delinea quindi problematica per il paese, che teme di non riuscire a garantire l’elettricità di cui la popolazione ha bisogno anche per far fronte alle esigenze del turismo.