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Errenergia acquisisce la centrale idroelettrica di Santino

Ieri, 29 settembre, errenergia s.r.l. ha firmato l’atto di acquisto della centrale idroelettrica di Santino nei Comuni di San Bernardino e di Verbania, in Piemonte

691c0f50ae5ec8efa2ded5745d2b4214_400x400(Rinnovabili.it) – Attualmente, la centrale di Santino ha una potenza efficiente di circa 180 kW, a fronte di una produzione annua di 1,3 milioni di KWh; ad esito del programma di rifacimento, si prevede di portare a 530 kW la potenza efficiente e fino a 3,6 milioni di kWh  la produzione elettrica annua.

L’ impianto, realizzato nel 1904 per essere adibito al servizio della cartiera ex Ing. Franzi & C., sfrutta le acque del torrente San Bernardino. La centrale, dotata di un bacino di accumulo di circa 11.500  su una superficie di 2.300 mq, utilizza ancora il gruppo idroelettrico originario fabbricato nel 1904 dall’allora Riva Monneret.

L’operazione rientra nel programma di sviluppo di errenergia s.r.l. che è sempre più concentrata sul settore idroelettrico e che, in questa fase, privilegia l’acquisizione di  capacità produttiva esistente da ammodernare e potenziare, progettando e realizzando le modifiche di impianto. La transazione, per un importo di 1,6 milioni di euro, ha visto come controparte la San Bernardino S.r.l. società del Gruppo Giacomini di Novara. Per il potenziamento si prevede un investimento pari a 1,2 milioni  di euro.

Oggi errenergia dispone già di tre impianti idroelettrici per una capacità complessiva di 7,5 MW, tutti conseguenti a rifacimenti di capacità produttiva esistente; nel primo semestre del 2014 la produzione elettrica è stata di più di 20.000 kwh, per un fatturato di Euro 1.300.000 circa.

 

Ha dichiarato l’Ing. Pier Giorgio Romiti, Presidente di errenergia: “Questo ulteriore passo nella crescita di errenergia conferma la scelta di investire negli impianti di piccola e media taglia a fonte rinnovabile, con lo scopo di contribuire alla produzione diffusa di energia, a tutela dell’ambiente e del territorio. Il grande idroelettrico, sta cedendo il passo al mini hydro, non solo per la mancanza di siti idonei ma anche per il suo minore impatto ambientale”.