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Energia idroelettrica, alzati i sovracanoni per le derivazioni

sovracanoni
By Anna.Massini – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=132957197

Rivisti i sovracanoni per le piccole e grandi derivazioni d’acqua

(Rinnovabili.it) – Tempi di rincari per l’energia idroelettrica. Nella Gazzetta Ufficiale del 19 dicembre è stato pubblicato il decreto dell’Agenzia del Demanio che rivede i sovracanoni rivieraschi per le derivazioni idroelettriche, i contributi annui che i concessionari con potenza nominale media annua superiore a 220 kW, sono tenuti a versare a favore dei Comuni e delle rispettive Province.

Tali canoni sono modificati ogni due anni sulla base degli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (conosciuti anche come indici del costo della vita). Dal 2001 il compito di rivederli spetta all’Agenzia del Demanio.

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Secondo quanto riportato dall’ISTAT, la variazione percentuale verificatasi in tali indici nel periodo ottobre 2021 – ottobre 2023 è stata del più 13,4 per cento. Un incremento che andrà dunque a far sentire i propri effetti anche sul settore dell’energia idroelettrica. Per la precisione la misura del sovracanone  annuo viene elevata per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 a 6,83 euro per ogni chilowatt di potenza nominale media concessa o riconosciuta per derivazioni d’acqua, a scopo di produzione di energia elettrica, con potenza nominale  media annua non superiore il limite di 3.000 kW. A titolo di confronto la misura del sovracanone annuo era di 6,02 euro per kW nel biennio 2022-2023.

Per le derivazioni idroelettriche con potenza nominale media annua superiore a 3.000 kW, il sovracanone annuo sale invece a 9,05 euro per kW dai 7,98 euro stabiliti per lo scorso biennio.

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