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IPHROS: energia idroelettrica e acqua potabile, l’impianto 2in1

energia idroelettrica
Foto di Albrecht Fietz da Pixabay

Produrre energia idroelettrica ed acqua da bere

(Rinnovabili.it) – Richiede una geografia molto precisa ma lì dove applicabile il nuovo sistema della Cornell University, negli Stati Uniti, potrebbe soddisfare due esigenze in colpo solo: il fabbisogno di energia e quello di acqua potabile. A raccontarlo sono gli ingegneri Matthew W. Haefner e Maha N. Haji in un articolo su Applied Energy (testo in inglese), in cui presentano una versione aggiornata di “IPHROS“. L’acronimo sta per Integrated Pumped Hydro Reverse Osmosis System, ossia sistema integrato di osmosi inversa e idroelettrico a pompaggio. L’idea alla base di IPHROS è quella di sfruttare coste e alture per realizzare un doppio impianto che unisca la produzione di energia idroelettrica con la desalinizzazione dell’acqua di mare.

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Ottimizzato il concetto del MIT del 2016

Sulla carta il funzionamento è semplice. La centrale pomperebbe acqua di mare fino ad un bacino idrico in cima ad una montagna o ad un colle, sfruttando poi la gravità per inviare l’acqua salata verso una centrale idroelettrica e un impianto di desalinizzazione ad osmosi inversa posti a valle. Se l’idea non suona come nuova, è perché non lo è. Il concetto originale appartiene ma ad un gruppo di ricercatori del MIT che per primi nel 2016 hanno immaginato una connessione tra energia idroelettrica e desalinizzazione. Ma il lavoro di Haefner e Haji estende il modello ottimizzando la quantità di acqua di mare inviata e deviata dal serbatoio superiore per il massimo recupero di energia e la produzione di acqua dolce.

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Secondo gli ingegneri con una progettazione ottimale del modello, un grande sistema può fornire 79,5 milioni di kilowattora di elettricità e 5,79 milioni di metri cubi di acqua dolce al giorno (equivalente al fabbisogno giornaliero di circa 661.000 case). “Stiamo assistendo ad un aumento della siccità in tutto il mondo, e ci sono regioni che semplicemente non hanno accesso all’acqua potabile pulita“, ha detto Haefner. “Stiamo anche prosciugando le falde acquifere piuttosto rapidamente, quindi anche regioni storicamente sicure per l’acqua, stanno perdendo questa affidabilità a causa di fattori come la maggiore urbanizzazione e gli effetti del riscaldamento globale”. “Andando avanti, avremo sempre più bisogno di acqua ed energia“, fa eco Haji. “Queste idee sono intrinsecamente legate tra loro e riteniamo che IPHROS, ovvero unire energia pulita e acqua dolce, sia una soluzione da tenere nella cassetta degli attrezzi per affrontare questo problema”.

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