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E’ la Cina la regina del mini-idro

Cresce il numero di governi che decide di scommettere sui piccoli impianti idroelettrici. In testa la Repubblica Popolare con il 55,3% della capacità globale installata nel 2011

(Rinnovabili.it) – I grandi impianti di sfruttamento dell’energia idroelettrica stanno lentamente lasciando il passo a sistemi di dimensioni più ridotte. Vuoi perché il grande idroelettrico è sfruttato quasi al limite della sua capacità, vuoi perché sempre più decisori stanno scoprendo le potenzialità nascoste dei piccoli impianti, il settore sta aumentando ad un ritmo sempre più sostenuto. A riferirlo è l’ultimo rapporto di GlobalData, sottolineando come la capacità idroelettrica mondiale abbia taglia il traguardo nel 2011 dei mille GW e dovrebbe raggiungere i 1.443 GW entro il 2020.

Secondo l’indagine di mercato, il mini-idro contribuirà sempre più a questa crescita dal momento che la sua natura “affidabile e conveniente”, lo rende una delle soluzioni energetiche più vantaggiose e promettenti. Molto più veloci da costruire e con rendimenti più elevati a grazie ai minori investimenti di capitali e costi operativi e di manutenzione, i piccoli impianti idroelettrici stanno convincendo decisori politici e comunità. A dominare il mercato è la Cina con ben il 55,3% della capacità globale installata nel 2011. La Repubblica Popolare ha installato 59 GW di mini-idro ed è seguita in classifica da India e Stati Uniti, rispettivamente con il 9% e il 6,9% del totale. Secondo le previsioni a livello mondiale la capacità istallata del mini-idro passerà dai 106,7 GW del 2011 a 137,8 GW nel 2020, con un tasso di crescita medio annuo del 2,9%.