Il futuro degli incentivi del mini idroelettrico italiano
(Rinnovabili.it) – Novità in arrivo per il mini idroelettrico. Ad annunciarlo è il sottosegretario per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti, che ha risposto ieri ad un’interrogazione in Commissione Attività produttive della Camera sull’eliminazione dei sussidi alla tecnologia.
Il problema portato dai deputati all’attenzione del Governo non è nuovo: gli impianti di piccola taglia, gli unici ad avere ancora margini di crescita nel settore idroelettrico italiano, preoccupano non poco i territori dove queste installazioni si concentrano. Le comunità del bellunese, della Valle d’Aosta, della Valtellina e di alcune zone del Trentino e del Friuli hanno più volte evidenziato come il mini idroelettrico (dove l’attributo mini significa una potenza inferiore a un 1 MW) comporti danni non trascurabili al territorio, a partire dalla riduzione del deflusso minimo vitale dei corsi d’acqua.
Criticità che spingono oggi i deputati Giuseppe Civati e Serena Pellegrino (SI-SEL-POS) a chiedere l’abrogazione degli incentivi alla tecnologia. Opzione, però, scarta a priori dal Governo, come spiega Rughetti “Rispetto ai nuovi target nazionali in materia di rinnovabili elettriche (oggi fissati dalla SEN al 55 per cento al 2030), l’apporto da idroelettrico di piccola taglia è obiettivamente limitato dalle ridotte dimensioni degli impianti ma è comunque utile”, ha commentato il sottosegretario. “Ritengo che si potrà eventualmente migliorare il quadro normativo in materia territoriale-ambientale o definire delle Linee Guida specifiche che rafforzino l’efficacia di queste fasi, ma eliminare del tutto i regimi di sostegno sembra un rimedio eccessivamente drastico”.
Di nuovo c’è tuttavia l’intervento strutturale sul meccanismo incentivante che verrà apportato con il nuovo decreto rinnovabili. Parliamo del provvedimento, in fase di stesura, che dovrà coprire i prossimi anni di sussidi alle green energy. “Con il decreto oggi in lavorazione, che coprirà il periodo fino al 2020, sarà attuata questa revisione degli incentivi e rafforzati gli stimoli verso l’efficienza, anche per i piccoli impianti”, aggiunge Rughetti. “L’elaborazione del citato decreto può costituire occasione per rivedere anche le regole d’accesso agli incentivi alla luce delle Linee Guida europee sugli Aiuti di Stato in materia di ambiente ed energia e delle indicazioni contenute nella Strategia Energetica nazionale 2017 (SEN).