La Repubblica Democratica congolese attende i finanziamenti per poter realizzare il gigantesco impianto idroelettrico da 40 GW
(Rinnovabili.it) – La speranza di poter sfruttare per fin energetici il secondo fiume al mondo per portata d’acqua e ampiezza del bacino dopo il Rio delle Amazzoni si fa sempre più vicino. Parliamo del mega progetto idroelettrico previsto per le acque del Congo che avrebbe finalmente trovato dei finanziatori intenzionati a fornire i fondi necessari e un acquirente per l’energia prodotta. Il progetto, che prevedrebbe la realizzazione, in più tappe, di una serie di dighe sul fiume fino al raggiungimento dell’incredibile potenza di 40 GW, è stata a lungo nella mira di ingegneri internazionali, ma decenni di guerra civile e problemi interni hanno irrimediabilmente ostacolato lo sviluppo idroelettrico della Repubblica congolese.
Ora invece con l’intervento della Banca Mondiale e di altre istituzioni finanziarie qualcosa inizia a muoversi: per la precisione 20 miliardi di dollari che dovrebbero permettere di dare il via ad ottobre del 2015, ai lavori d’istallazione dei primi 4.800 MW dell’Inga 3 Basse Chute, ovvero la prima fase del piano. Secondo stime elaborate dalla Banca mondiale, se completato e funzionante a pieno regime, l’intero complesso potrebbe fornire energia fino a 500 milioni di famiglie africane. A sancire questi ulteriori sviluppi, la riunione di Parigi, tenutasi solo qualche giorno fa, fra la Repubblica democratica del Congo, gli istituti finanziari e il Sudafrica, il Paese che comprerà metà dell’energia prodotta dal mega impianto.