Rinnovabili

La Cina approva la (nuova) diga idroelettrica più grande al mondo

La Cina approva la (nuova) diga idroelettrica più grande al mondo
Di Luca Galuzzi, CC BY-SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1511390

Ok al progetto idroelettrico cinese nella Gola Yarlung Tsangpo

“Il governo cinese ha approvato la costruzione di un progetto idroelettrico nel corso inferiore del fiume Yarlung Zangbo”. Così il 25 dicembre 2024 l’agenzia di stampa statale Xinhua annunciava il via libera alla futura diga idroelettrica più grande al mondo. Un’opera colossale con una produzione stimata di 300 TWh l’anno, nonché una delle infrastrutture energetiche più costose. Secondo le stime dell’ufficio delle risorse idriche di Chongyi, il progetto potrebbe richiedere investimenti per mille miliardi di yuan, ossia circa 127 miliardi di dollari.

La Repubblica popolare non è nuova ai mega impianti. Ma come insegna la centrale delle Tre Gole sul fiume Azzurro, attualmente la seconda diga idroelettrica più grande al mondo ma la più potente (22,5 GW), questi progetti portano con sé diversi aspetti critici. In particolare le gigantesche opere idroelettriche hanno un devastante impatto a livello umano, ambientale e persino climatico. Basti pensare che per il solo progetto Tre Gole sono stati sommersi così tanti villaggi e centri abitati da costringere al trasferimento forzato circa 1,4 milioni di abitanti.

La nuova diga idroelettrica più grande al mondo

Ma cosa sappiamo davvero del nuovo progetto? Ad oggi molto poco. La centrale dovrebbe sarà costruita sul corso inferiore del fiume Yarlung Tsangpo – il più grande del Tibet e il più alto del mondo – che più a sud entra in India, prendendo prende il nome di Brahmaputra, e poi in Bangladesh. Questo fiume passa per un’immensa gola, dichiarata dal governo cinese parco nazionale ma su cui oggi si basano i piani costruttivi. E presenta un dislivello di ben 7.667 m dal suo punto più alto all’India.

Secondo le prime stime il progetto potrebbe generare da due e tre volte più energia della diga delle Tre Gole. Con ovvie ripercussioni a livello locale (trasferimento delle popolazione, modifica dell’ecosistema locale, ecc.) e non solo. I funzionari cinesi affermano che l’impianto darà priorità alla protezione ecologica e che non avrà un impatto significativo sull’ambiente o sulle risorse idriche a valle, ma a conti fatti permetterà a Pechino di deviare o, in ogni caso, controllare il corso del fiume.

Le preoccupazioni

Ecco perché in questi giorni India e Bangladesh hanno espresso una naturale preoccupazione. “La parte cinese è stata sollecitata a garantire che gli interessi degli stati a valle del Brahmaputra non vengano danneggiati dalle attività nelle aree a monte”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri indiano Randhir Jaiswal in una conferenza stampa settimanale riportata dalla Reuters.

A preoccupare è anche la vicinanza del progetto ad placca tettonica sismicamente attiva. I funzionari cinesi affermano tuttavia di aver completato ampi studi geologici sull’area e ritengono che la costruzione potrebbe essere completata in sicurezza. Ad oggi non è stata ancora fornita una tabella di marcia per i lavori di costruzione.

Exit mobile version