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L’Alto Adige dà un taglio alla burocrazia sull’idroelettrico

Più trasparenza e un utilizzo sostenibile della risorsa idrica: a questo punta la nuova regolamentazione provinciale delle concessioni per le medie e piccole derivazioni di acque pubbliche

idroelettrico(Rinnovabili.it) – Annunciate ieri a Bolzano le nuove norme provinciali messe a punto dal tavolo sull’energia per le sulle concessioni per le medie e piccole derivazioni di acque pubbliche a scopo idroelettrico. A presentarle, l’assessore provinciale all’energia Richard Theiner che per l’occasione ha dipinto un breve quadro dello sviluppo del settore idroelettrico sul territorio. Attualmente la provincia ospita 146 impianti fra 220 kW e i 3 GW, con una produzione media 805 TWh, vale a dire il 13,3% della produzione in Alto Adige. Scendendo di dimensioni invece si contano fino a 784 i piccoli impianti responsabili di una produzione annua di 192,6 TWh. “E in tal senso un utilizzo innovativo e sostenibile della risorsa idrica sarà di importanza decisiva”, ha spiegato l’assessore Theiner.

 

In questo contesto le nuove disposizioni porteranno a un notevole calo della burocrazia e più trasparenza, specie per le piccole centrali; e come spiegato dal direttore dell’Appa Flavio Ruffini rivaluteranno la tutela delle acque e la tutela delle cooperative storiche sorte per assicurare la fornitura nelle zone decentrate. “Chiare regole nella presentazione dei progetti, procedure più snelle e responsabilità affidata ai gestori contribuiranno ad aumentare la trasparenza e ridurre la burocrazia”, ha detto Ruffini. Prima di entrare in vigore, le nuove disposizioni dovranno essere sottoposte alla Giunta provinciale e successivamente all’esame della commissione legislativa, per far sì che il disegno di legge approdi in Consiglio provinciale per l’approvazione definitiva.