Il Gruppo ha annunciato inoltre di essere "sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di destinare il 28 per cento dei suoi prestiti all'azione per il clima entro il 2020"
Un nuovo piano finanziario per tagliare le risorse all’industria degli idrocarburi
(Rinnovabili.it) – Anche la Banca Mondiale (World Bank) è pronta a compiere qualche passo avanti verso la fine dei sussidi agli idrocarburi. Lo ha annunciato il Gruppo stesso oggi rivelando però un approccio timido e contenuto: a partire dal 2019 la Banca non finanzierà più le attività di upstream nel settore del gas e del petrolio. Questo significa lo stop dei fondi a sostengo dell’acquisizione dei titoli minerari e dei diritti di sfruttamento così come delle risorse per le esplorazioni e l’estrazione delle fonti fossili.
“In quanto istituzione globale per lo sviluppo multilaterale, il Gruppo della Banca mondiale sta continuando a trasformare le proprie operazioni in riconoscimento di un mondo in rapida evoluzione”, ha fatto sapere l’Istituto da Parigi, dove si sta svolgendo il Summit sul clima voluto dal presidente francese Emmanuel Macron. “Il Gruppo non finanzierà più le attività di upstream per petrolio e gas a monte dopo il 2019”. Ovviamente c’è una postilla, scritta in piccolo: saranno esclusi per ora da questa messa al bando alcuni progetti di sviluppo del gas naturale, nei paesi più poveri e in circostanze eccezionali. Il Gruppo ha annunciato inoltre di essere “sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di destinare il 28 per cento dei suoi prestiti all’azione per il clima entro il 2020″.
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In realtà, la bandiera del disinvestment sventola sul palazzo neyorkese della World Bank dal tempo. Per la precisione da quando, a pochi mesi dalla storica COP21 sui cambiamenti climatici nel 2015, il presidente aveva dichiarato Jim Yong Kim “Abbiamo bisogno di sbarazzarci degli aiuti ai combustibili fossili ora”. Peccato che dal 2015 a oggi, l’istituto assieme alle altre banche multilaterali di sviluppo, abbia continuato a sostenere generosamente il settore degli idrocarburi. Solo nell’anno fiscale 2016, le banche di sviluppo – World Bank in testa – hanno erogato 9 miliardi di dollari in finanziamenti pubblici a progetti legati ai combustibili fossili. Con un trend che mostra un’accelerazione più che una frenata.