Chi sono i ministri dello sviluppo economico e delle infrastrutture nel Governo Conte?
(Rinnovabili.it) – Dopo un percorso a ostacoli durato quasi tre mesi il governo gialloverde prende forma. Alle 21 di ieri sera il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l’incarico a Giuseppe Conte che promesso in diretta “Lavoreremo con impegno per migliorare la qualità della vita di tutti gli italiani”. La lista dei ministri era già pronta: la formazione del nuovo esecutivo, stilata da Salvini e Di Maio nei giorni scorsi, presenta alcuni cambiamenti essenziali rispetto quanto annunciato precedentemente (Paolo Savona è agli Affari UE e non più all’Economia dove salirà in carica, invece, professor Giovanni Tria) e alcune sorprese.
I due dicasteri più strettamente legati alla questione energetica, ovvero MiSE e MIT, sono stati assegnati ai cinquestelle.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, che da oggi accorperà anche Lavoro e Politiche sociali va a Luigi Di Maio, da settembre 2017 capo politico del M5S. Nato ad Avellino nel 1986, ha frequentato ingegneria e giurisprudenza senza terminare gli studi. Nella scorsa legislatura è stato vicepresidente della Camera dei deputati e nel governo Conte, oltre a guidare il ‘super-ministero’, sarà anche vicepresidente del Consiglio. Subito dopo l’incarico ha fatto sapere tramite diretta Facebook “[…]ci siamo battuti tanto per le aree con alta disoccupazione, per i problemi legati al reddito, alle crisi delle imprese. Quindi credo che un ministero dello Sviluppo economico con dentro il Lavoro debba andare a M5s perché lì noi possiamo cominciare a lavorare su tanti fronti. Ad esempio, su una norma che impedisca alle imprese che hanno preso soldi dallo Stato di delocalizzare all’estero”.
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti è stato assegnato a Danilo Toninelli. Nato nel 1974 a Soresina, Toninelli è laureato in giurisprudenza ed è stato vicepresidente della I Commissione (Affari Costituzionali) della Camera dei Deputati e successivamente membro del “Comitato permanente dei pareri”. Eletto capogruppo M5S al senato nelle elezioni di marzo, come ministro delle Infrastrutture del Governo Conte avrà un ruolo fondamentale sul fronte delle grandi opere, tema che in questi mesi è stato al centro di una lunga trattativa tra Lega e movimento cinquestelle, con punti di scontro su TAV e TAP. In un’intervista di pochi giorni fa aveva dichiarato “Di tutte le grandi opere faremo una valutazione costi benefici, se i costi supereranno i benefici per i cittadini di cambiare idea rispetto ai governi precedenti, questo è certo”.