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Uk e Islanda progettano la rete di interconnessione energetica

(Rinnovabili.it) – Dopo l’annuncio dello scorso aprile è stato finalmente firmato l’accordo che stimolerà l’analisi delle potenzialità geotermiche islandesi per realizzare un’interconnessione energetica con il Regno Unito.

Qualora il progetto andasse a buon fine l’Uk potrebbe presto beneficiare della potenza e del calore sprigionato dai vulcani islandesi per ottimizzare i sistemi di riscaldamento delle proprie abitazioni e delle imprese sul territorio nazionale. Il ministro dell’Energia britannico, Charles Hendry, ha confermato l’accordo firmando ieri un memorandum of understanding (MoU) con la controparte islandese Oddný G. Harðardóttir, al fine di procedere al più presto alla realizzazione dell’interconnessione energetica tra i due paesi, per favorire anche uno scambio di esperienze con l’Islanda leader nel settore geotermico. La “terra dei vulcani” si serve della fonte geotermica per riscaldare l’acqua e per il riscaldamento domestico per l’87% del bisogno nazionale mentre nel Regno Unito l’impiego del calore proveniente dal sottosuolo è ben al di sotto di questi livelli e soddisfa solo il 20% del fabbisogno elettrico del paese.

Negli studi effettuati è stato evidenziato che l’energia geotermica proveniente da oltreconfine potrebbe fornire un flusso costante di energia elettrica in grado di bilanciare l’intermittenza di altre fonti energetiche rinnovabili nel Regno Unito. Anche se, hanno avvertito gli esperti, la tecnologia è oggi ancora troppo costosa per essere impiegata a larga scala e che quindi servirebbero nuovi aiuti dal governo a sostegno degli impianti geotermici e dei collegamenti sottomarini oltre che per le necessarie perforazioni.

Alla fine dell’incontro Hendry ha inoltre comunicato che l’intesa con l’Islanda favorirà anche la nascita di nuovi progetti per la diffusione delle energie rinnovabili in Africa orientale allo scopo di riuscire a “fornire elettricità a basse emissioni di carbonio in un modo conveniente”.

“L’accordo di oggi contribuirà a spianare la strada per un rapporto più stretto con l’Islanda, che mi auguro possa produrre benefici significativi per il Regno Unito, compreso lo sviluppo della geotermia e il maggior uso di dispositivi di interconnessione per il trasporto di energia sotto il mare” ha concluso il ministro.

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