La profondità totale del pozzo geotermico lo rende il più lungo mai costruito nel Regno Unito
(Rinnovabili.it) – Era il 1986 quando il Regno Unito aprì il suo ultimo pozzo geotermico profondo per produrre calore grazie all’energia del sottosuolo. Da allora, nonostante le numerose risorse a disposizione del Paese, le potenzialità di questa energia rinnovabile, sono rimaste inesplorate. Fino alla scorsa settimana, quando sotto una delle cupole geodetiche dell’Eden Project della Cornovaglia, ha aperto l’impianto geotermico profondo che avrà il compito di riscaldare il nuovo vivaio all’avanguardia Growing Point, parte integrante dei famosi Biomi del centro ricerca.
Ad occuparsi del progetto è la società Eden Geothermal Ltd (EGL) che ha terminato la perforazione nel 2021. Il pozzo geotermico scende ad una profondità di ben 4.871 metri, ma la profondità effettiva dell’impianto raggiunge i 5.277 metri rendendolo il pozzo più lungo costruito nel sottosuolo del Regno Unito.
Il sistema di riscaldamento geotermico è coassiale a singolo pozzo, con un unico tubo sottovuoto che preleva l’acqua dal sottosuolo, la fa passare attraverso lo scambiatore di calore e reimmette l’acqua raffreddata nel pozzo attraverso l’anello esterno. Il calore viene fornito grazie ad una conduttura di 3,8 km, nella quale passerà il liquido a 85 °C che fornirà calore alle serre dei Biomi, al nuovo vivaio e agli uffici dell’Eden Project.
“La geotermia è il gigante dormiente delle energie rinnovabili: non giace sotto il nostro naso, ma letteralmente sotto i nostri piedi. L’industria geotermica dei Paesi Bassi è iniziata con il riscaldamento delle serre e ora punta a contribuire a un quarto di tutto il loro riscaldamento entro il 2050“, afferma Sir Tim Smit KBE, co-fondatore di Eden Project.
Le previsioni stimano che il pozzo geotermico profondo ridurrà le spese di riscaldamento del Bioparco del 40%, elemento non di poco conto se si pensa che le bollette ammontano a circa 1 milione di sterline l’anno.
Per finanziare il progetto di ricerca del pozzo geotermico più profondo del Regno Unito da quasi quarant’anni, la società EGL ha ottenuto una sovvenzione di 24 miliardi di sterline in combinazione tra il Fondo Europeo per lo sviluppo regionale, il Consiglio della Cornovaglia ed una serie di Fondi di investimento privati.
Energia pulita e cibo a km zero
Il pozzo geotermico è un elemento indispensabile per la sopravvivenza del nuovo vivaio Growing Point. In questo spazio, Eden Project della Cornovaglia, coltiverà le piante da destinare ai vari Biomi nelle differenti serre del parco, oltre a fornire il cibo, gli ortaggi e la frutta necessaria ad alimentare le centinaia di migliaia di visitatori che ogni anno si recano alla struttura. In questo modo il sito attua una perfetta circolarità e sostenibilità rigenerativa, eliminando le emissioni di Co2 dovute al trasporto, sfruttando energia rinnovabile prodotto in loco e producendo cibo a km zero.
Avere un vivaio nel sito principale di Eden Project significa che le colture possono essere raccolte come richiesto il giorno dell’utilizzo e consegnate in pochi minuti alle aree di preparazione del cibo, riducendo notevolmente la distanza di transito, il tempo e la necessità di imballaggio.
Un’impresa di architettura ed ingegneria biologica
L’Eden Project della Cornovaglia è il primo della serie ad essere stato costruito. Dobbiamo tornare alla fine degli anni ’90 quando un piccolo gruppo di persone decise di creare un luogo mai esistito fino a quel momento, sintesi perfetta della collaborazione tra uomo e natura. Il luogo prescelto è una cava d’argilla abbandonata, un luogo arido ed una profonda ferita nel terreno. Da sito di morte l’area diventa una fonte di vita con le sue gigantesche serre geodetiche che ospitano migliaia di varietà di piante. Oggi gli Eden Project sono sparsi per il globo, con diversi progetti in UK, in Cina, Africa, America Centrale, Australia, Nuova Zelanda e Dubai.