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La locomotiva franco-tedesca riparte da idrogeno e geotermia

Francia e Germania preparano la “pace” dopo anni di visioni divergenti sull’orientamento della politica energetica europea. Al centro c’è soprattutto il ruolo del nucleare in rapporto allo sviluppo della filiera UE dell’idrogeno. Proposta una strategia europea sulla geotermia già nel 2025

Politica energetica: rinasce l’asse tra Francia e Germania
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Idrogeno anche dal nucleare e geotermico, il nuovo asse di politica energetica tra Parigi e Berlino

Armonizzare la politica energetica dei due pesi massimi dell’Europa. Chiudendo il lungo capitolo di frizioni tra Parigi e Berlino. Con un occhio a Bruxelles, per dettare già una parte dell’agenda della prossima Commissione UE che si insedierà dopo le elezioni del 6-9 giugno. È l’obiettivo di una dichiarazione che sarà approvata il mese prossimo dall’assemblea interparlamentare Francia-Germania.

L’assemblea non può approvare leggi ma è il motore del coordinamento tra i due paesi in molti ambiti. Coordinamento che, sulla politica energetica, manca da tempo. “Negli ultimi due anni c’è stato troppo antagonismo tra Francia e Germania, ma è necessaria l’energia franco-tedesca per far avanzare l’Europa”, commenta il parlamentare tedesco Andreas Jung.

Sono molti i dossier su cui Parigi e Berlino si sono trovati dalla parte opposta della barricata. Si ricorderà il lunghissimo braccio di ferro sulla tassonomia verde UE. La lista degli investimenti che Bruxelles considera sostenibili – e quindi agevola – ha diviso i due paesi con la Francia decisa a far includere anche il nucleare e la Germania determinata a ritagliare un ruolo per il gas.

Nuovo asse Parigi-Berlino sulla politica energetica

Uno dei nodi della tassonomia verde – poi sciolto con un compromesso abbastanza fragile – riguardava proprio l’idrogeno, tema al centro della dichiarazione dell’assemblea interparlamentare. La richiesta è di promuovere già nel 2025 una revisione della strategia europea sull’idrogeno, che risale al 2020. In cui accanto all’idrogeno verde, cioè ottenuto da fonti rinnovabili, viene pienamente legittimato anche l’H2 ricavato dall’energia nucleare grazie all’apertura a “varianti a basse emissioni”. L’idrogeno rinnovabile resta la “priorità” anche nelle prime fasi dello sviluppo di un’economia europea del vettore energetico, ma cade ogni barriera al ricorso al nucleare.

L’altra priorità di politica energetica indicata dalla dichiarazione riguarda la geotermia. I parlamentari franco-tedeschi chiedono di spingere per l’adozione di una strategia europea in materia, anche questa già nel 2025. Che si dovrebbe basare su una posizione comune tra Parigi e Berlino. L’idea è di sfruttare il potenziale geotermico dell’Alto Reno, al confine tra i due paesi. Sviluppando standard in fatto di tecnologie, permessi e sicurezza che dovrebbero servire da linee guida per l’approccio europeo.

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