I pannelli geotermici di Enerpad sono tra le innovazioni finaliste di ClimateLaunchPad
(Rinnovabili.i) – La geotermia a bassa entalpia si fa “piccola” per arrivare anche lì dove i tradizionali impianti richiederebbero importanti lavori strutturali. Parliamo dei nuovi pannelli geotermici modulari di Enerpad, giovane startup fondata dal ricercatore Margaux Peltier, assistente scientifico presso il Laboratory of Soil Mechanics (LMS) del Politecnico di Losanna (EPFL). L’invenzione, oggi in finale nella celebre competizione ClimateLaunchPad, nasce per mettere facilmente a frutto un potenziale energetico ancora poco sfruttato. “Se hai mai preso la metropolitana, probabilmente avrai notato quanto le stazioni, così come i vagoni ferroviari, possano essere caldi – spiega l’EPFL in una nota stampa – In estate, è il calore generato dalle persone stesse a riversarsi in questi ambienti, mentre d’inverno le carrozze riscaldate cedono un po’ dell’energia termica ai tunnel”. Come hanno dimostrato diversi progetti sperimentali nati negli ultimi anni, questo calore può essere catturato e riutilizzato, ad esempio, per riscaldare edifici limitrofi (leggi anche Una metropolitana geotermica per Torino). È nel come farlo, tuttavia, che risiede la principale difficoltà. Un’intelligente risposta alla sfida arriva proprio dai nuovi pannelli geotermici “Made in Switzerland”.
Questi mini impianti sono costituiti da strati di materiali che accumulano calore e da una rete di tubi che corre sul retro e in cui circola un fluido termoreattore. Il calore può quindi essere trasferito al riscaldamento egli edifici.
Nell’ultimo anno, Peltier ha ottimizzato il sistema e migliorato il design attraverso una ricerca condotta sotto la supervisione di Lyesse Laloui presso l’LMS. “Con i primi prototipi siamo stati in grado di ottenere rese da 70 a 100 Watt per metro quadrato nei nostri test di laboratorio iniziali, il che è un risultato eccellente”, afferma lo scienziato. Uno dei principali vantaggi di questa soluzione è la modularità che dà la possibilità agli sviluppatori di dimensionare l’impianto finale in base alle esigenze personali. Inoltre il sistema permette di essere facilmente inserito in ambienti esistenti, in qualsiasi tipo di configurazione a parete.
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Un altro vantaggio, secondo gli studi effettuati, è che l’energia prodotta sembra essere costante, il che li rende pratici per le applicazioni del mondo reale: dagli scantinati, alle gallerie della metropolitana, dai garage ai parcheggi sotterranei. I pannelli geotermici di Enerpad sono stati selezionati per rappresentare la Svizzera nelle finali del concorso ClimateLaunchPad, la più grande competizione al mondo per idee imprenditoriali ecologiche, che si terrà ad Amsterdam dal 14 al 15 novembre. Ma il lavoro di ricerca non è finito. Il secondo prototipo, più funzionale, dovrebbe essere a breve testato in condizioni reali in un parcheggio di Losanna grazie al finanziamento Innosuisse.
Bravo Margaux and Enerdrape team for your wonderful presence at #CLP19 and @ClimateLaunch, the world’s biggest green business idea competition! Learn more about our innovative, lab-born technology here: https://t.co/0em3E6ZIYD https://t.co/XQS4YKZRSK
— LMS-EPFL (@geomecha_EPFL) November 14, 2019
Spiega la startup “I pannelli geotermici modulari sono adatti all’installazione nei installati in parcheggi sotterranei, dove possono essere facilmente collegati alle superfici costruite mediante un sistema a piastrelle, beneficiando di un’integrazione architettonica senza compromettere la manutenzione e la resilienza dei pannelli stessi. La nostra soluzione è in grado di ridurre del 30 per cento i costi di riscaldamento e raffreddamento e di tagliare le emissioni di CO2 legate all’energia di circa il 90 per cento rispetto alle attuali soluzioni energetiche a base fossile”.