(Rinnovabili.it) – “Lo sviluppo dell’energia geotermica dovrebbe essere incoraggiato”. Con queste parole il commissario UE per l’energia Günther Oettinger ha concluso il suo discorso al Workshop europeo sull’energia geotermica nelle aree urbane. L’evento, tenutosi in questi giorni a Bruxelles, è servito per mettere sotto i riflettori il contributo che il calore della Terra può apportare al mix energetico europeo e il ruolo che questa fonte può svolgere nelle città moderne. Un ruolo di cui è convinto anche il Commissario, forte sostenitore di questa tecnologia nel futuro energetico europeo e dei suoi centri urbani. Se opportunamente incoraggiata, l’energia geotermica può, infatti, fornire elettricità, riscaldamento e raffreddamento in maniera continua, con la possibilità di creare sistemi di accumulo termico sotterranei che ben si adattano al concetto di smart city.
L’industria geotermica ha però ora più che mai bisogno “di un quadro normativo chiaro per investire nei nuovi impianti, come ad esempio quelli di perforazione”, ha dichiarato Philippe Dumas, direttore in occasione del Consiglio europeo della Geotermia (EGEC – European Geothermal Energy Council). “Ed è per questo che chiediamo nuovi obiettivi vincolanti per le FER dopo il 2020″.
Dumas ha anche sottolineato come “i decisori politici, gli enti locali e le utility debbano rendersi più consapevoli della gamma di risorse geotermiche disponibili e delle loro possibili applicazioni”. L’EGEC ha inoltre colto l’occasione per sollecitare l’Unione Europea, attualmente a lavoro su una relazione interna in materia di energia rinnovabile, a assicurare maggiore trasparenza in relazione ai costi di ciascuna tecnologia energetica, valutando le principali strozzature che ostacolano l’ulteriore sviluppo del settore geotermico.