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L’UGI a difesa della geotermia: nessun pericolo per gli italiani

(Rinnovabili.it) – A seguito dell affermazioni rilasciate dal professor Mario dall’Aglio durante il convegno dell’Unione Geotermica Italiana (UGI) “Il nuovo manifesto della geotermia e prospettive di sviluppo” tenutosi lo scorso 7 luglio, ‘Unione ha deciso di inviare un comunicato stampa per dissociarsi da quanto dichiarato. Le parole del professore diffamerebbero, infatti, la sicurezza degli impianti geotermici, ritenuti pericolosi a causa della presenza dell’amianto; affermazioni che potrebbero danneggiare il comparto mettendone a rischio lo sviluppo. Le dichiarazioni, contenute in un articolo firmato dal professore e recentemente diffuso dalla stampa, viene quindi ripreso dall’Unione che ha voluto ricordare agli italiani come la geotermia sia una delle risorse energetiche largamente presenti in Italia, che per questo ha fissato obiettivi di sviluppo al 2030 che potrebbero condurre ad un risparmio di oltre 4 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti avvicinando la penisola al primato prima europeo e poi mondiale di sfruttamento della risorsa, con investimenti economici di notevole entità e nuove possibilità di impiego nel comparto. A tal proposito  “L’UGI contesta inoltre che non siano in atto in Italia, come affermato dal prof. Dall’Aglio,  procedure serie di Valutazione di Impatto Ambientale relativamente agli impianti di produzione o uso delle energie rinnovabili, pur riaffermando la necessità di procedere costantemente nella direzione di un miglioramento continuo della normativa italiana per meglio adeguarla alle necessità di sostenibilità ambientale.”

Per dare maggiore forza al proprio dissenso, l’UGI ha quindi inviato un comunicato stampa in cui si dissocia ufficialmente dalle parole del Professor Dall’Aglio, ricordando di non aver effettuato alcuna revisione preventiva dei contenuti degli interventi che si sarebbero tenuti durante il convegno specificando “Con riferimento alle obiezioni sollevate dal professor Dall’Aglio, UGI  rimanda alle puntuali risposte e comunicati ufficiali dell’Enel e allo stesso tempo conferma la sua fiducia nelle procedure a norma di legge seguite dall’Enel sia nell’esercizio dei vapordotti che nelle operazioni di bonifica dell’amianto, effettuate in accordo e sotto il controllo degli enti preposti alle autorizzazioni ed alla vigilanza. L’amianto come coibente è stato largamente utilizzato in passato (anni ‘50 e ‘60) in molti processi industriali e non fa parte delle tecnologie specifiche della geotermia. Da anni tale materiale non è più utilizzato nei processi industriali e quindi il rischio amianto nelle nuove applicazioni della geotermia è nullo.

La diffusione di notizie allarmistiche e non correttamente inquadrate e vagliate non giova né a chi le ripropone né allo sviluppo della geotermia in Italia, nell’ambito delle fonti energetiche rinnovabili”.

 

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