Presentati i risultati del progetto IDDP che per la prima al mondo sfrutto il calore del rocce fuse per alimentare un impianto geotermico
I partner del progetto in collaborazione con la National Power Company dell’Islanda, l’operatore della centrale geotermica di Krafla, ha deciso di studiare ulteriormente il pozzo. “In futuro, il successo di questo progetto di ricerca potrebbe portare a una rivoluzione dell’efficienza energetica delle aree geotermiche ad alta temperatura in tutto il mondo”, ha spiegato Elders, aggiungendo che l’IDDP ha permesso agli scienziati di raggiungere importanti traguardi: nonostante alcune difficoltà, il è stato possibile istallare un involucro di acciaio nella parte inferiore del pozzo permettendogli di soffiare per mesi il vapore ad alta pressione e con temperature superiori a 450 °C verso la superficie. Il progetto ha segnato così un vero e proprio record mondiale. “Anche se il pozzo IDDP-1 è stato chiuso nel 2012, l’obiettivo è ora quello di riaprirlo o praticare una nuova trivellazione”, ha concluso lo scienziato.