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Incentivi a impianti geotermici avanzati, Galletti sigla il decreto

Prima firma sul DM che stabilisce le modalità di verifica per premi e tariffe speciali agli impianti a totale re-iniezione del fluido geotermico

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(Rinnovabili.it) – C’è la prima firma sul decreto di controllo degli incentivi a impianti geotermici avanzati. È quella apposta stamane dal Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti che passa così il testo al collega dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Il provvedimento in questione disciplina le modalità di verifica e comunicazione delle condizioni necessarie riconoscimento, per questa fonte rinnovabile, di sussidi e tariffe premio. Più semplicemente, definisce le modalità con cui gli enti competenti dovranno controllare e riferire al GSE elementi come il valore della temperatura del fluido geotermico o la concentrazione minima di gas delle centrali.

 

L’atto è frutto del DM del 23 giugno 2016, in cui per la prima volta venivano introdotti speciali incentivi agli impianti geotermici che utilizzano “tecnologie innovative”. Cosa significa? Dietro l’etichetta “tecnologie innovative” sono state posizionate una serie di soluzioni ingegneristiche che permettono alla geotermica di abbassare il proprio impatto ambientale. Si va dalla totale reiniezione dei fluidi nelle stesse formazioni di provenienza alle centrali ad alta entalpia in grado di abbattere almeno il 95% del livello di idrogeno solforato e di mercurio presente nel fluido in ingresso. Nel gruppo sono compresi anche gli impianti che fanno ricorso a tecnologie avanzate non ancora pienamente commerciali quali: installazioni che utilizzano un fluido con concentrazione minima di gas pari a 1,5% in peso sul fluido geotermico totale e una temperatura inclusa nella fascia 35 definita di media entalpia con temperatura massima di 151°C; centrali ad alta entalpia che utilizzano un fluido con concentrazione minima di gas pari a 1,5% in peso sul fluido geotermico totale e una temperatura inclusa nella fascia fra la temperatura minima di 151°C e la massima di 235°C.

 

Lo schema di decreto era arrivato prima di Natale sul tavolo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome: il testo aveva fatto proprie quasi tutte le proposte emendative redatte durante la precedente riunione tecnica di Regioni e Provincie, e la conferenza aveva concesso il proprio via libera a patto che fosse allungata la tempistica per l’entrata in esercizio degli impianti.

Il documento, già condiviso nei contenuti con il dicastero dello sviluppo, si inserisce nell’ambito degli schemi di incentivazione alle fonti energetiche rinnovabili di cui fa parte anche il nuovo decreto rinnovabili elettriche e il Decreto FER 2.

 

Leggi qui il testo del DM sulla verifica degli incentivi agli impianti geotermici avanzati