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Incentivi alle rinnovabili innovative, quando vedrà la luce il Decreto FER2?

La sottosegretaria allo Sviluppo Economico Alessandra Todde spiega i motivi del ritardo normativo e annuncia "nelle prossime settimane acquisiti pareri della Conferenza unificata e dell'ARERA". In programma anche una consultazione pubblica

Incentivi alle rinnovabili innovative
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Si attende l’invio a Bruxelles dello schema contenente i nuovi incentivi alle rinnovabili innovative

(Rinnovabili.it) – Slitta ancora l’approvazione del Decreto Fer2, il provvedimento disciplinate gli incentivi alle rinnovabili innovative. Il documento avrebbe dovuto veder la luce a febbraio 2020, poi è arrivato il caos del COVID-19 e la dead line è stata spostata a settembre 2020. Ma, più il tempo passa, più l’adozione del testo finale sembra un miraggio. A far luce su ritardi e nodi da sciogliere è in questi giorni la sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde. Rispondendo ad una doppia interrogazione in Commissione Attività produttive alla Camera, Todde ha ripercorso brevemente gli ultimi step dello schema di decreto FER2. Dal confronto tecnico dello scorso anno tra del MiSe, operatori e Amministrazioni pubbliche in tema di geotermia a zero emissioni, alle discussioni con i dicasteri Ambiente e politiche agricole in tema di biogas e biomasse.

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“Nel frattempo – spiega la sottosegretaria di Stato – sono pervenute talune richieste specifiche degli operatori della geotermia che rimettono in discussione alcune soluzioni tecnologiche già definite nel 2019, proponendo altre soluzioni tecnologiche, sempre con l’obiettivo di migliorare l’impatto ambientale degli impianti esistenti, e sono in corso le dovute valutazioni”.

D’altra parte, i nuovi incentivi alle rinnovabili innovative (così come sono state definite) fanno riferimento a un gruppo di tecnologie discusse, anche sul fronte ambientale, che richiedono un lungo lavoro di valutazione. E i confronti tecnici sono serviti anche e soprattutto a evitare disomogeneità tra i vari strumenti e categorie di impianti.

Ma i prossimi passi sembrano certi. “Si conta – ha spiegato Todde – già nelle prossime settimane, di procedere all’acquisizione dei pareri della Conferenza unificata e dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), nonché ad una consultazione pubblica. Successivamente, lo schema di decreto […] sarà notificato alla Commissione Europea per la verifica di compatibilità con le regole sugli aiuti di Stato”. La sottosegretaria al MiSe ha ricordato anche come il peso quantitativo della geotermia sul bilancio energetico sia limitato dalla disponibilità delle risorse, più che dalle politiche di incentivazione del Governo. “Un ulteriore aspetto che va considerato e che incide sulla reale possibilità di sviluppo di tale tecnologia è dato dalle procedure autorizzative, che sono particolarmente complesse e spesso caratterizzate da difficoltà di accettazione da parte dei territori, oltre che dai tempi lunghi di sviluppo dell’investimento”.

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