(Rinnovabili.it) – L’attività geotermoelettrica dell’Amiata è un sorvegliato speciale. Continua infatti il monitoraggio che la Toscana ha deciso di avviare per valutare i possibili impatti su salute, sismicità, qualità dell’aria e delle falde sulla speciale area regionale. Un controllo a 360° affidato a quattro differenti studi di approfondimento, che nei prossimi tre anni avranno il compito di tenere alta l’attenzione su questa tecnologia e sugli impianti attivi sul territorio.
A cominciare dal lavoro che svolgerà il nuovo Tavolo tecnico di monitoraggio dei dati ambientali relativi all’attività geotermoelettrica sull’Amiata (TTGA) e in cui sono riuniti settori competenti della Regione Toscana, il Genio Civile dell’Area vasta Grosseto-Siena e l’ARPAT – Area vasta Sud. Al Tavolo spetterà il compito di raccogliere i dati su acqua e aria e redigere report sui dati rilevati dai piezometri da analizzare in riunioni periodiche. La Regione e l’ARS (Agenzia Regionale di Sanità) stanno inoltre programmando uno studio epidemiologico per il triennio 2014-2016 nelle aree geotermiche (Geotermia – fase III) che prevede la formazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare con funzione di osservatorio permanente su “Geotermia e salute”. “Sulla stessa popolazione – fa sapere la Regione – verrà effettuato un biomonitoraggio di marcatori della presenza di metalli nel sangue e nelle urine, con particolare riferimento ad arsenico e mercurio”.
Continuerà fino al 2016 anche un’altra attività di monitoraggio, avviata per la prima volta nel 2000 e dedicata a valutare la correlazione tra l’attività produttiva di energia geotermica e la sismicità registrata nell’area amiatina. Nel dettaglio lo studio si occuperà di definire i criteri necessari a discriminare la sismicità di fondo indotta da quella naturale.