I ministri dell'Energia dei 27 paesi UE chiedono alla Commissione una strategia complessiva per decarbonizzare riscaldamento e raffrescamento e un Piano D’azione sulla Geotermia Europea con “misure concrete”
Più incentivi, norme semplificate, autorizzazioni più veloci, più ricerca. È la ricetta suggerita dal Consiglio UE per portare la geotermia al centro della strategia europea per la transizione energetica. I Ventisette vogliono aumentare la quota di energia geotermica nel mix europeo per assicurarsi il contributo di una fonte low-carbon, rinnovabile e soprattutto non intermittente.
Nel 2022, l’energia geotermica ha contribuito a meno del 3% della produzione energetica nell’Unione Europea. Tuttavia, il suo potenziale è significativo: secondo l’European Geothermal Energy Council, entro il 2040 potrebbe soddisfare il 75% della domanda europea di riscaldamento e raffreddamento.
Secondo un rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia pubblicato la settimana scorsa, tra miglioramenti tecnologici e riduzioni nei costi di progetto, la geotermia potrebbe soddisfare fino al 15% della crescita della domanda globale di elettricità fino al 2050. 15 volte più di oggi. E scendere a 50$/MWh nel 2035.
Un Piano d’Azione sulla Geotermia Europea
Tre i pilastri delle prossime mosse dell’UE sulla geotermia, secondo il Consiglio Energia che si è svolto il 16 dicembre:
- un più facile accesso ai finanziamenti, per far fronte agli elevati costi di investimento iniziali,
- il potenziamento della forza lavoro nel settore geotermico,
- il rafforzamento della cooperazione nella ricerca sull’energia geotermica.
“L’energia geotermica è una fonte rinnovabile di lunga durata e sempre disponibile, poiché non dipende dagli eventi meteorologici e può fornire generazione di elettricità e produzione di calore 24 ore su 24”, sottolinea Csaba Lantos, ministro ungherese per l’energia che esercita la presidenza di turno del Consiglio.
La geotermia, continua Lantos, “può aiutarci a garantire una transizione fluida verso un’Europa senza emissioni di carbonio, rafforzare la nostra competitività e garantire la nostra sovranità energetica”.
Dal punto di vista legislativo, il Consiglio invita la Commissione a presentare – in coppia – una strategia complessiva per decarbonizzare riscaldamento e raffrescamento e un Piano D’azione sulla Geotermia Europea con “misure concrete” per accelerare lo sviluppo di questa fonte.
Le conclusioni sulla geotermia del Consiglio Energia citano espressamente alcune possibili misure:
- Schemi di garanzia. Creazione di schemi di garanzia per mitigare i rischi legati agli investimenti iniziali.
- Linee guida e buone pratiche per gli investimenti. Fornire orientamenti e best practice per favorire gli investimenti in progetti geotermici e infrastrutture rilevanti, comprese le reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento e i sistemi di stoccaggio.
- Semplificazione delle procedure di autorizzazione. Promuovere buone pratiche e linee guida per accelerare e semplificare le procedure di concessione dei permessi, coinvolgendo anche le comunità locali e facilitando l’intera realizzazione dei progetti geotermici.
- Affrontare la carenza di manodopera qualificata. Implementare azioni per affrontare la mancanza di forza lavoro specializzata e migliorare le capacità lungo tutta la catena del valore dell’energia geotermica.
- Condivisione e accessibilità dei dati. Facilitare la condivisione dei dati, migliorare la disponibilità e l’accessibilità dei dati sul sottosuolo e promuovere la raccolta di nuovi dati geologici.
- Modelli per contratti a lungo termine. Promuovere migliori pratiche o modelli per facilitare contratti a lungo termine, come gli accordi per l’acquisto di energia termica e di raffreddamento rinnovabili.
- Promozione della generazione elettrica da energia geotermica. Favorire la produzione di elettricità da energia geotermica, laddove esista il potenziale geologico, per supportare un approvvigionamento stabile di elettricità, inclusi i territori insulari e le regioni ultraperiferiche, accompagnata da azioni per rendere competitivi gli investimenti nel settore geotermico.
In parallelo, il Consiglio UE esorta tutti i paesi europei a razionalizzare le normative sulla geotermia, accelerare permessi e licenze con punti di contatto unici, e migliorare il coordinamento regionale e nazionale per sfruttare appieno il potenziale geotermico, includendo riscaldamento, raffreddamento, elettricità e stoccaggio.