(Rinnovabili.it) – Un confronto sul nuovo Decreto Ministeriale relativo agli incentivi per la produzione di energia elettrica da FER, con particolare riferimento alle agevolazioni del settore geotermico – è stato questo, in sintesi, il tema principale portato avanti dall’Ugi (Unione Geotermica Italiana) nel corso della riunione organizzata ieri con presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma. Durante l’incontro in particolare, l’Ugi ha ribadito alla Direzione Generale Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica del MSE, la sua preoccupazione riguardo ai nuovi parametri di sostegno al comparto geotermico che necessiterebbero – contrariamente a quanto previsto nella bozza del nuovo D.M. – di un quadro normativo e di un’incentivazione stabile e duratura, mantenendo quindi le stesse prerogative già incluse nel dlgs 28/2011.
Il Consorzio infatti, aveva evidenziato chiaramente – in un documento scritto in precedenza – le enormi potenzialità dei nuovi progetti basati sullo sfruttamento della risorsa geotermica italiana: – “In poco più di due anni sono state presentate in Italia, da circa una trentina di imprese italiane e straniere, più di 110 richieste per nuovi permessi di ricerca di risorse geotermiche per la produzione di energia elettrica. Una vera e propria esplosione di richieste che non ha precedenti nella storia italiana dello sfruttamento della geotermia a fini geotermoelettrici”. “Con questo eccezionale potenziale di risorse e grande interesse del mercato – prosegue ancora l’Ugi – si può prudenzialmente stimare che nel settore geotermoelettrico potrebbero essere attivati investimenti per circa un miliardo di euro nell’arco del prossimo decennio.” “Riteniamo quindi – conclude – che non possa essere vanificata la grande aspettativa di sviluppo nel settore geotermico che si basa sull’enorme disponibilità di risorse che tutto il mondo ci invidia e sulla valorizzazione di una filiera italiana da sempre all’avanguardia”.