Il Consorzio ha richiesto un quadro normativo e un’incentivazione più stabile e duratura
Il Consorzio infatti, aveva evidenziato chiaramente – in un documento scritto in precedenza – le enormi potenzialità dei nuovi progetti basati sullo sfruttamento della risorsa geotermica italiana: – “In poco più di due anni sono state presentate in Italia, da circa una trentina di imprese italiane e straniere, più di 110 richieste per nuovi permessi di ricerca di risorse geotermiche per la produzione di energia elettrica. Una vera e propria esplosione di richieste che non ha precedenti nella storia italiana dello sfruttamento della geotermia a fini geotermoelettrici”. “Con questo eccezionale potenziale di risorse e grande interesse del mercato – prosegue ancora l’Ugi – si può prudenzialmente stimare che nel settore geotermoelettrico potrebbero essere attivati investimenti per circa un miliardo di euro nell’arco del prossimo decennio.” “Riteniamo quindi – conclude – che non possa essere vanificata la grande aspettativa di sviluppo nel settore geotermico che si basa sull’enorme disponibilità di risorse che tutto il mondo ci invidia e sulla valorizzazione di una filiera italiana da sempre all’avanguardia”.