Entrambe le fonti puntano sulla stabilità e sulla sicurezza delle forniture, piuttosto che sulla rapida crescita della potenza installata
Nonostante questa frenata nelle tendenze di crescita, entrambi i settori sono ben lontani dallo spettro dello stallo, anche in un momento economico difficile come quello attuale. Secondo quanto rivelato dagli autori del report i paesi continuano a “divorare” l’energia idroelettrica con un consumo che nel 2011 ha superato addirittura i 3.400 TWh. Spiega il quadro generale Evan Musolino, ricercatore associato presso il Worldwatch Institute: “Nonostante il recente rallentamento della crescita, il mercato globale per l’energia idroelettrica e quello geotermico è in aumento, in parte perché queste due fonti non sono soggette alla variabilità nella generazione che affligge altre fonti di energia rinnovabile, come quella eolica e solare”.
Cina, Brasile, Stati Uniti, Canada e Russia sono i leader mondiali dell’idroelettrico e insieme detengono oltre il 50 per cento di tutta la capacità installata. La maggiore crescita invece si è assistita – escludendo la Repubblica Popolare che da sola rappresenta quasi la metà della nuova capacità aggiunta nel 2011 in Vietnam, Brasile, India e Canada. Sul fronte della geotermia invece sono gli Stati Uniti a guidare il mercato 2011, rappresentando il 28 per cento della capacità istallata a livello mondiale. Escludendo gli States, solo tre paesi hanno più di 1 GW di potenza sul proprio territorio.