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Il Cile mette i vulcani al centro delle indagini geotermiche

Sfruttando l'energia termica dei vulcani il Cile punta a produrre elettricità e calore per rendere ancora più eterogeneo il mix nazionale

(Rinnovabili.it) – Il Cile sta considerando l’ipotesi di sfruttare l’energia geotermica per ampliare la produzione nazionale. Per meglio consentire alla popolazione di avere a disposizione elettricità e calore il governo sta pensando di utilizzare le potenzialità termiche dei vulcani presenti nel paese.

Il paese sudamericano è sede del 10% dei vulcani del mondo, per questo possiede un elevato potenziale geotermico che, se adeguatamente sfruttato, può portare ad una elevata produzione di energia elettrica e calore attraverso un complesso sistema di turbine come specificato da Gonzalo Salgado della Chilean Geothermal Energy Association (ACHEGEO).

Un precedente studio dimostra infatti che sfruttando il calore sotterraneo il Cile potrebbe ottenere l’energia generata da 16 GW di potenza che andrebbero ad aggiungersi alla produzione da fonte idroelettrica, che al momento rappresenta il 40% del mix e all’eolico, costantemente in ascesa. Grazie alla geotermia inoltre il paese potrebbe riuscire a raggiungere l’obiettivo del 10% di produzione energetica green che si è fissato al 2024. Per meglio sfruttare le potenzialità del sottosuolo il governo ha chiesto l’intervento di specialisti provenienti dalla Nuova Zelanda, dove attualmente la geotermia è la fonte che produce il 10% dell’elettrica e del calore della nazione.