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Unione europea, quarta potenza al mondo per l’energia geotermica

Il Centro Comune delle Ricerche mappa lo sfruttamento geotermico nel mondo. Nuovi dati su turbine e giacimenti

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Dal 1985 a oggi la capacità dell’energia geotermica, a livello mondiale, è aumentata in maniera quasi lineare

(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea è oggi la quarta potenza mondiale in termini di energia geotermica ad alta entalpia. Con poco più di un GW di impianti installati, l’UE può alimentare grazie al calore della terra quasi 2 milioni di case, collocandosi esattamente dietro gli Stati Uniti (3.4GW), le Filippine (1.8GW) e l’Indonesia (1.6GW). Ovviamente gran parte della capacità è concentrata in Italia dove il potenziale toscano, da solo, fornisce ben 915 MW. Seguono la Germania con suoi 38 MW e il Portogallo con circa 30 MW sfruttati. Al di là dei confini comunitari, il Vecchio continente può contare anche sugli hot spot turchi e islandesi che insieme a quelli italiani, si guadagnano un’ottima posizione nella classifica mondiale dell’energia geotermia. A stilarla è il Centro comune delle Ricerche – JCR della Commissione Europea. L’ente ha aggiornato in questi giorni la mappa sullo sfruttamento geotermico a livello globale, un’immensa banca dati che tiene conto sia della capacità installata che di dettagli tecnici come il modello di turbina impiegata o il tipo di giacimento sotterraneo.

 

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Dal documento emerge come il settore – che conta su 336 centrali nel mondo – abbia aumentato la capacità cumulativa in modo quasi lineare dal 1985 al 2017, raggiungendo circa 10,4 GW totali. Se il trend di sviluppo è rimasto pressoché identico, non si può dire lo stesso della tecnologia impiegata. Prima del 2000, il comparto era tradizionalmente dominate dalle centrali flash: questi impianti trasformano l’acqua bollente profonda e ad alta pressione, in acqua più fredda e a bassa pressione, sfruttando il vapore risultante per azionare le loro turbine. Il nuovo set di dati, firmato da JCR, mostra come le centrali elettriche più piccole – tipo gli impianti a ciclo binario (ORC) e Kalina – stiano guadagnando considerevoli quote di mercato. Questi impianti sono in grado di produrre energia a temperature dell’acqua inferiori. Sono anche più rispettosi dell’ambiente dal momento che l’acqua geotermica e il fluido di lavoro sono tenuti separati durante l’intero processo, e pertanto possiedono poche o nessuna emissione atmosferica.

 

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.