Nel prossimo decreto rinnovabili, incentivi la geotermia innovativa e a basso impatto ambientale
(Rinnovabili.it) – La geotermia italiana non rimarrà senza sostegni, ma tutte le azioni dedicate al settore saranno prese in considerazioni in secondo provvedimento normativo, l’atteso Decreto FER2. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla rimozione del capitolo geotermico dallo schema del Decreto FER1, arrivano le prime rassicurazioni del governo. A spiegare la decisione di escludere gli impianti geotermoelettrici dal gruppo B dei bandi, è il Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’energia Davide Crippa che, con un breve nota, fa chiarezza sul tema. “Lo schema di decreto d’incentivazione FER1, al momento in fase di approvazione, non comprende tutte le fonti energetiche rinnovabili, ma solo quelle con una pluralità di operatori e un basso livello di costi”, ha spiegato Crippa.
In questi giorni sto ricevendo richieste di chiarimenti sugli incentivi alla #geotermia da parte di #cittadini ed #operatoridisettore ai quali sto rispondendo personalmente@GiuseppeConteIT@luigidimaio @MISE_GOV
https://t.co/vSmlXrbIXL pic.twitter.com/Wvar48fEaJ— Davide Crippa (@crippa5stelle) 27 novembre 2018
Il provvedimento in questione, oggi al vaglio della Conferenza Unificata, ha il suo punto di forza sulla neutralità tecnologica: tecnologie diverse competono per gli stessi contingenti di potenza e l’assegnazione delle tariffe incentivanti tramite aste a ribasso premia gli operatori rinnovabili capaci di produrre l’energia a minor costo. Questo meccanismo, secondo il MISE potrebbe penalizzare il comparto. “La geotermia più avanzata tecnologicamente, proprio per la sua ridotta offerta complessiva e i pochissimi operatori, verrebbe penalizzata dalla partecipazione a questo meccanismo”, ha aggiunto il Sottosegretario. Per questo motivo il Governo ha preferito spostare l’assegnazione degli incentivi al futuro decreto FER2, per il quale – come di consueto – sarà avviato un confronto con le Associazioni e gli operatori del settore.
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“Il decreto FER2 – continua Crippa – permetterà di assicurare una disciplina più organica alla geotermia, promuovendo la qualificazione tecnologica e soprattutto quella ambientale, sotto il profilo dell’abbattimento delle emissioni anche degli impianti esistenti. L’obiettivo è quello di andare incontro alle preoccupazioni provenienti dai Comitati di cittadini presenti sui territori”. Ricordiamo che le ultime norme in tema geotermico davano la priorità a impianti per i quali l’autorizzazione prescrive una riduzione di almeno il 98% di idrogeno solforato e di mercurio tramite il sistema di abbattimento AMIS.