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Nuovi standard di sostenibilità per le centrali geotermiche mondiali

Dal World Geothermal Congress arriva la Dichiarazione di Reykjavik: una serie di principi e raccomandazioni per il settore geotermico finalizzati a rafforzarne il ruolo nella transizione energetica

centrali geotermiche
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Nuovi impegni volontari per le centrali geotermiche

(Rinnovabili.it) – Il settore geotermico può fare di più per contribuire a contenere l’aumento della temperatura globale. Secondo l’Agenzia Internazionale delle energie rinnovabili, esisterebbe un potenziale di crescita tre volte maggiore il trend attuale per le soluzioni a bassa entalpia. E di otto volte per il segmento dell’alta entalpia. Ma perché ciò avvenga in linea con i target mondiali di sviluppo sostenibile, le centrali geotermiche devono crescere in maniera ponderata. Fornendo energia pulita e conveniente, al servizio delle comunità, dei cittadini e del clima. Di questo si è discusso nel corso della World Geothermal Congress 2020+1, il più celebre appuntamento di settore, svoltosi nella capitale islandese dal 24 al 27 ottobre 2021. 

La quattro giorni si è conclusa con la Dichiarazione di Reykjavik – documento contenente principi e raccomandazioni per la geotermia – e uno standard dedicato espressamente alla sostenibilità. Lo strumento si ispira a quanto già realizzato nel settore idroelettrico. A settembre di quest’anno, infatti, il World Hydropower Congress ha dato alla luce l’Hydropower Sustainability Standard. Di cosa si tratta? Di uno schema di certificazione che impegna i singoli progetti a soddisfare rigorosi criteri ESG (Environmental, Social and Governance); criteri valutati in maniera indipendente durante l’ideazione, la costruzione e il funzionamento degli impianti.

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L’idea originale, anche grazie all’aiuto del comparto idroelettrico, è stata presa e rimodellata dall’International Geothermal Association (IGA). Il nuovo standard per le centrali geotermiche si basa, infatti, su un protocollo di valutazione della sostenibilità sviluppato negli ultimi cinque anni sulla base di quello idro. E oggi lo schema è già a lavoro. Le prime valutazione appartengono a due progetti geotermici islandesi: l’impianto Theistareykir da 90 MW e la centrale Hellisheidi da 300 MW. 

“L’energia rinnovabile sostenibile è un fattore chiave per un futuro a basse emissioni di carbonio”, ha commentato il direttore esecutivo dell’associazione, Marit Brommer. “Oggi, con il nuovo protocollo, abbiamo un’enorme opportunità di portare avanti la geotermia sostenibile e svolgere un ruolo importante nella lotta ai cambiamenti climatici”.