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GE: Nucleare? Un costo difficile da giustificare

L’ad della compagnia spiega perché shale gas e rinnovabili stanno rendendo l’energia dell’atomo economicamente meno attraente

(Rinnovabili.it) – L’era del nucleare è finita. Parola di General Electric (GE), uno dei maggiori fornitori a livello mondiale di componentistica nucleare. L’asset energetico globale sta cambiando e oggi secondo Jeff Immelt, CEO di GE,  l’energia dell’atomo è divenuta così costosa rispetto ad altre forme di energia da essere oramai “molto difficile da giustificare”. La rivoluzione innescata degli shale gas negli USA, le ombre proiettate dall’incidente di Fukushima e la caduta dei prezzi per alcuni tipi di energia rinnovabile hanno messo in moto un mutamento che Immetlt ha provato a descrivere  in un’intervista al Financial Times e che sembra  mandare in soffitta il futuro dell’atomo.

E disastro nipponico a parte, la concorrenza dei gas scisti che ha portato i prezzi del gas naturale ai livelli di oltre 10 anni fa, è dura da superare. E se a questo si aggiunge  il calo che negli ultimi anni ha interessato i prezzi dei moduli fotovoltaici e delle turbine eoliche si capisce che qualcosa sta cambiando. “Il mondo attuale è un mondo del gas e dell’energia eolica”, fonti che come il solare ha ricordato l’amministratore “saranno sempre più economiche, in maniera definitiva […] è questa la direzione verso la quale ci stiamo dirigendo”.