Una cordata di 20 associazioni ha inoltrato al Presidente del Consiglio e al Ministro dello Sviluppo Economico una lettera in cui si chiedono delucidazioni sul gasdotto East Med – Poseidon
Sul gasdotto East Med – Poseidon pare ci siano già stati degli accordi intergovernativi tra Israele, Cipro, Grecia e Italia
(Rinnovabili.it) – Sulla realizzazione del gasdotto East Med – Poseidon molte domande rimangono aperte. Sul progetto pare ci siano già stati degli accordi intergovernativi tra Israele, Cipro, Grecia e Italia, fino ad oggi in attesa di firma, che potrebbero dare l’avvio alla costruzione del gasdotto onshore/offshore che collegherà direttamente le risorse di gas del Mediterraneo orientale con la rete europea del gas naturale. Una cordata di 20 associazioni ha inoltrato al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, una lettera in cui si chiede una serie di delucidazioni sulla questione. L’infrastruttura sarà progettata per trasportare fino a 15 miliardi di metri cubi di gas all’anno dalle riserve di gas scoperte nel bacino off-shore Levantino (Cipro e Israele) e dalle potenziali riserve della Grecia fino alla reti nazionali greca e, attraverso il gasdotto Poseidon, italiana.
Secondo quanto riferito dai firmatari della lettera, alcuni organi di informazione di settore, italiani ed esteri, avrebbero riportato la notizia che il nostro Governo negli ultimi mesi avrebbe intensificato la partecipazione a diversi “tavoli” in vista della firma dell’accordo intergovernativo in questione, e addirittura, secondo alcune fonti israeliane e cipriote, i 4 governi avrebbero già firmato un accordo per la realizzazione del gasdotto, del quale però non è stato ufficializzato nulla. Sempre nella lettera congiunta si riporta che lo stesso Vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, in missione in Israele, abbia invitato le imprese italiane a investire nel progetto East Med-Poseidon, e che il Sottosegretario Andea Cioffi abbia partecipato ai lavori dell’East Mediterranean Conference, che si sono tenuti a Il Cairo gli scorsi 14 e 15 gennaio. Nonostante ciò, nessun contenuto relativo al progetto è stato diffuso. Eppure nella bozza del Piano Nazionale per l’Energia ed il Clima il progetto East Med – Poseindon figura tra le opere considerate strategiche per il nostro Paese nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e “low carbon”.
I firmatari della lettera chiedono spiegazioni: “Fatto salvo il rispetto del principio di riservatezza che concerne gli aspetti di dettaglio tecnico delle eventuali intese perfezionate dall’Italia con i Governi di Grecia, Cipro ed Israele – si legge nella lettera – riteniamo sia doveroso che il Governo renda pubblica l’intenzione, o meno, di addivenire alla firma dell’Accordo Intergovernativo”. La cordata di associazioni chiede a Conte e a Di Maio se il Sottosegretario Cioffi, a Il Cairo lo scorso gennaio, abbia avuto modo di confrontarsi con i suoi omologhi greco, cipriota ed israeliano sui contenuti dell’Accordo e sulla data della firma, se ci sia una roadmap concordata e se sia vero quanto riportato dalla stampa estera in merito alla data limite del 31 marzo 2019 per la firma dell’Accordo intergovernativo.
La lettera è stata firmata da Coordinamento Nazionale No Triv, Cobas, Confederazione Comitati di Base, Stop TTIP Italia, Fairwatch, No Eolico Selvaggio, Abruzzo Beni Comuni, Coordinamento No Triv Basilicata, No Gasaran Sergnano, Coordinamenti Comitati No Triv Lombardia, Coordinamento No Triv Terra di Bari, R.a.s.p.a., Rete Autonoma Sibaritide e Pollino per l’Autotutela, No Triv Licata, No Triv Sicilia, Comitato NO Trivelle Sardegna, Coordinamento Comitati Sardi, Associazione Cagliari SocialForum, Associazione Sardegna Pulita, Comitato No Metano Sardegna, Sindacato Cobas Scuola Sardegna, Sindacato USB Sardegna.