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La Francia dà il via alla transizione energetica verde

Contro il caro bolletta Parigi punta su efficienza energetica, mobilità sostenibile e rinnovabili, promettendo di ridurre le fonti fossili

La Francia dà il via alla transizione energetica verde(Rinnovabili.it) – La transizione energetica della Francia inizia oggi. Come previsto, Ségolène Royal, il ministro dell’Ecologia e dell’Energia, ha presentato mercoledì mattina in Consiglio dei ministri la bozza delle nuova legislazione in materia di politica energetica. Il testo, definito dallo stesso Hollande come fondamentale, renderà la trasformazione del sistema energetico francese uno dei principali assi dei prossimi anni di lavoro della Royal.

 

Il documento, che deve ora essere esaminato da diversi organi rappresentativi, riporta tra le principali leve per liberarsi dalla dipendenza delle fossili e dal caro bolletta, l’efficientamento energetico degli edifici. Il ministro ha annunciato la creazione di un controllore energetico, che dovrebbe aiutare le famiglie a basso reddito nel retrofit edilizio. Il governo ha anche messo a punto delle agevolazioni fiscali dedicate all’efficientamento energetico a copertura del 30% dei lavori svolti a copertura del periodo tra il 1° settembre 2014 e il 31 dicembre 2015.

 

Il disegno di legge prevede anche l’istituzione di 7 milioni di punti di ricarica per veicoli elettrici entro il 2030. Nel frattempo, nell’estate del 2014, 10.000 punti di ricarica aperti al pubblico saranno operativi e sarà prevista anche un premio di conversione per l’acquisto di un veicolo elettrico in caso di cessione di un veicolo diesel: una sovvenzione che, in determinate condizioni, potrà salire fino a 10.000 euro. Questo sforzo per promuovere la mobilità elettrica non riguarderà solo le famiglie: lo Stato e le sue istituzioni pubbliche saranno infatti obbligate a rinnovare la propria flotta con veicoli elettrici.

 

Il piano di transizione energetica infine punterà sullo sviluppo delle rinnovabili, con il raddoppio dei fondi destinati alle fonti termiche verdi (fino a 400 milioni di euro), un nuovo piano nazionale per il biogas e la possibilità di ottenere obbligazioni verdi per le PMI.