(Rinnovabili.it) – L’installazione di impianti fotovoltaici e di depurazione delle acque nelle zone inaccessibili dove vivono numerose comunità venezuelane, significherà saldare un debito sociale. A sostenerlo è Nayla Padilla della Fondazione per lo Sviluppo del Servizio Elettrico della Nazione. L’analista del progetto dedicato alla regione centrale del paese ha chiarito che il programma Sembrando Luz migliorerà la qualità della vita degli abitanti, in linea con la politica del presidente Hugo Chávez, la cui “idea centrale è l’essere umano.” Sembrando Luz, nato nel 2005, promuove lo sviluppo delle energie rinnovabili nel Paese attraverso iniziative di elettrificazione e la fornitura di servizi di base a partire da tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili come l’energia solare.
Secondo Padilla questo programma promuove l’inserimento e le pari opportunità per tutti e contribuisce allo sviluppo locale delle comunità situate in zone isolate. Anche il coordinatore del progetto di purificazione e desalinizzazione dell’acqua, Jesus Rodriguez, ha affermato che i sistemi di generazione di energia basata su fonti rinnovabili ammontano attualmente a circa 3.240 a livello nazionale ha ricordato che una volta che gli abitanti di queste zone avranno garantita l’energia elettrica, si troveranno a dover affrontare un’altra criticità: il problema dell’acqua, che per essere risolto richiede costosi sistemi di pompaggio e purificazione.
“L’unico modo per risolvere questo problema è potabilizzare l’acqua sul posto o desalinizzarla”, come avviene in questo momento grazie all’ausilio di energie alternative, ha aggiunto. Durante il Congresso di Scienza Tecnologia e Innovazione la Fondazione per lo Sviluppo del Servizio Elettrico ha presentato alcuni modelli di impianti fotovoltaici dimostrando che la popolazione che abita le zone remote del paese può essere facilmente aiutata.