Il Decreto MSE 5 maggio 2011, che istituiva il 4° Conto Energia in Italia, così recitava all’art. 1: il presente decreto si applica agli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio in data successiva al 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre 2016, per un obiettivo indicativo di potenza installata a livello nazionale di circa 23.000 MW, corrispondente ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi stimabile tra 6 e 7 miliardi di Euro.
Dopo un anno, la potenza fotovoltaica installata nel paese è di 13.308 MW, per un costo annuo degli incentivi di 5,7 miliardi di Euro. Che cosa è successo? Perché il contatore dei costi è schizzato in alto, approssimandosi al tetto di spesa, con quattro anni di anticipo e con quasi 10.000 MW ancora da installare?
Le risposte sono da ricercare nella discutibile gestione politica e nell’uso inopportuno dello strumento incentivante, di per sé, uno dei migliori che siano mai stati approntati in Italia, sia per efficacia, sia per funzionalità. Così, si scontano oggi gli errori di ieri. Tariffe troppo alte, scarsissima prontezza nel loro adeguamento ai decrescenti costi della tecnologia, regali insperati (lèggi Salva Alcoa). Risultato: gli italiani che ancora non hanno pensato al fotovoltaico, non solo pagheranno per i prossimi 18-19 anni un incentivo esagerato per gli impianti già installati (a costo relativamente alto), ma ora, con la bozza di 5° Conto Energia allo studio della Conferenza Stato-Regioni, potrebbero veder affievolirsi le speranze di installare nuovi impianti, a causa del contingentamento della potenza installabile e delle nuove tariffe, fortemente ribassate rispetto all’ultimo sistema incentivante.
Tabella 1. Contatore fotovoltaico (Dati GSE[1]) | |||
Impianti in esercizio | Potenza in kW | Costo annuo in € | |
1° Conto Energia | 5.729 | 163.447 | 95.168.309 |
2° Conto Energia | 203.752 | 6.820.278 | 3.282.875.907 |
3° Conto Energia | 38.490 | 1.536.692 | 638.761.198 |
4° Conto Energia | 109.344 | 4.787.526 | 1.681.788.053 |
Totale | 357.315 | 13.307.943 | 5.698.593.467 |
Il Quinto Conto Energia
Nel citato D.M. 5 maggio 2011 era prevista la possibilità di revisione del Conto Energia, una volta raggiunti i 6 miliardi di costo annuo complessivo (dal 1° al 4° Conto Energia). Lo scorso aprile, il MSE, di concerto con il MATTM, ha presentato la bozza di decreto che è ora oggetto di discussione.
Nella bozza si legge che, oltre all’eccessivo costo, all’incentivazione della tecnologia fotovoltaica si deve imputare anche il deflusso di risorse dalle altre fonti rinnovabili, soprattutto quelle non elettriche, e dall’efficienza energetica, meritevoli, al contrario, di un’attenzione maggiore, in quanto caratterizzate da un migliore rapporto tra costi di incentivazione e benefici ambientali connessi.
Per di più, sul lato elettrico, l’Italia è già vicina all’obiettivo del 26% dei consumi finali coperti da fonti rinnovabili, previsto per il 2020 dal Piano di Azione Nazionale inviato alla Commissione Europea nel 2010.
Entrata in vigore
Secondo lo schema di decreto presentato alla Conferenza Unificata, per l’entrata in vigore del 5° Conto Energia si deve attendere che il GSE comunichi all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas la data di superamento del limite di costo annuo degli incentivi di 6 miliardi e che l’AEEG pubblichi un’apposita deliberazione (entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione del GSE). Il Governo avrà allora 30 giorni di tempo dalla data di pubblicazione della deliberazione AEEG per far entrare in vigore il decreto, comunque non prima del 1° luglio 2012.
Secondo il trend di costo cumulato osservato negli ultimi 15 giorni (20 maggio – 4 giugno), la soglia dei 6 miliardi sarà raggiunta a metà novembre 2012.
Volumi incentivabili
Il 5° Conto Energia dovrebbe durare almeno 5 semestri a partire dal mese successivo la data di pubblicazione della deliberazione dell’Autorità. Per ciascun semestre la spesa massima per incentivi è fissata in:
- 80 milioni di € per impianti fotovoltaici;
- 10 milioni di € per impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative;
- 10 milioni di € per impianti fotovoltaici a concentrazione;
80 milioni di € di incentivi corrispondono, secondo una stima conservativa, ad una potenza di circa 270 MW di impianti fotovoltaici. Si ricorda che 540 MW di installato in un anno corrisponde al 5,8% del nuovo installato nel 2011 (9.300 MW). Gli incentivi erogati agli impianti senza obbligo di iscrizione al registro verrebbero detratti dal costo annuo indicativo degli incentivi disponibile nel semestre successivo.
Nonostante questo, il Governo conta di raggiungere i 30 GW di installato al 2020, ad un ritmo di 2 GW all’anno. Si deve intendere che la totalità o quasi della potenza ancora da installare per raggiungere l’ambizioso non dovrà pesare sui consumatori attraverso la bolletta, ovvero dovrà essere installata dopo il 2015, a grid-parity raggiunta (secondo le previsioni MSE).
Registro
L’iscrizione al registro degli impianti ammessi alle tariffe incentivanti dovrebbe diventare obbligatoria per tutti i tipi d’impianto di potenza superiore a 12 kW, anche se la Conferenza delle Regioni ha già fatto sapere che il suo parere positivo sul decreto è vincolato all’innalzamento di tale soglia fino a 20 kW. Le Regioni richiedono anche che siano esentati dall’obbligo di iscrizione al registro gli impianti fotovoltaici pubblici, quelli con caratteristiche innovative e quelli a concentrazione di qualsiasi potenza.
Sono previste nella bozza varie limitazioni all’accesso all’incentivo, la più clamorosa delle quali è l’ottenimento del titolo autorizzativo prima della data di entrata in vigore del decreto ministeriale per gli impianti rientranti nella categoria “altri impianti fotovoltaici”.
Il bando per il primo semestre dovrebbe essere pubblicato dal GSE entro 10 giorni dalla pubblicazione delle Regole applicative per l’iscrizione ai registri e l’accesso alle tariffe incentivanti, che, a sua volta, dovrebbe essere pubblicato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto. I successivi bandi dovrebbero essere pubblicati con cadenza semestrale a partire dalla data di pubblicazione del primo bando.
Il termine per la presentazione delle domande di iscrizione al registro sarebbe sempre di 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione del bando. Ipotizzando l’entrata in vigore del decreto ad un mese di distanza dalla prossima riunione della Conferenza delle Regioni, in programma per il 6 giugno 2012, il primo bando dovrebbe essere pubblicato al massimo verso la metà di agosto 2012 (in contrasto con l’ipotizzata data di raggiungimento dei 6 miliardi di Euro di costo cumulato) e la scadenza per l’iscrizione al registro cadrebbe alla metà di ottobre 2012.
Graduatorie
Sempre secondo lo schema di decreto in esame, il GSE sarebbe tenuto a pubblicare sul proprio sito internet le graduatorie degli impianti iscritti ai registri entro 30 giorni dalla data della loro chiusura. Per la formazione delle graduatorie dovrebbero valere, allora, i criteri riportati nella tabella seguente (impianti fotovoltaici). I criteri sarebbero da applicare in ordine gerarchico, quindi gli impianti fotovoltaici su edificio in classe energetica A+, con moduli installati in sostituzione di coperture di eternit (fattispecie, a dire il vero, un po’ inverosimile), godrebbero della priorità assoluta. Tra tutti gli impianti in possesso del medesimo requisito, l’ordine di priorità verrebbe stabilito in base al criterio successivo.
Solo per il primo semestre, come primo criterio di priorità, varrebbe la data di entrata in esercizio dell’impianto.
Per gli impianti che non rientrassero nel volume incentivabile non sarebbe prevista né priorità, né iscrizione automatica al registro per il semestre successivo. I soggetti responsabili, inoltre, sarebbero tenuti a versare nuovamente il contributo al GSE per le spese di istruttoria, pari a 5 € per ogni kW di potenza dell’impianto per impianti fino a 20 kW e 2 € per ogni kW di potenza eccedente i 20 kW.
Tabella 3. Criteri di priorità, da applicare in ordine gerarchico – Bozza 5° Conto Energia | ||
1. (SOLO PRIMO SEMESTRE) | Data di entrata in esercizio dell’impianto | |
1. | CERTIFICAZIONE ENERGETICA
ETERNIT |
Impianti su edifici dal cui attestato di certificazione energetica risulti la miglior classe energetica, che comunque deve risultare D o superiore, con moduli installati in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto |
2. | CERTIFICAZIONE ENERGETICA | Impianti su edifici dal cui attestato di certificazione energetica risulti la miglior classe energetica, che comunque deve risultare D o superiore |
3. | ETERNIT | Impianti su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto |
4. | RIDUZIONE TARIFFA | Impianti per i quali il soggetto interessata richiede una tariffa ridotta del 5% rispetto a quella vigente alla data di entrata in esercizio |
5. | SITI CONTAMINATI
DISCARICHE ESAURITE AREE DI PERTINENZA DI DISCARICHE |
Impianti ubicati, nell’ordine, in siti contaminati come definiti dall’articolo 240 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni, in discariche esaurite, in aree di pertinenza di discariche |
6. | AZIENDE AGRICOLE | Impianti di potenza non superiore a 200 kW asserviti ad azienda agricola, il cui soggetto responsabile è la stessa azienda |
7. | PICCOLI COMUNI | Impianti realizzati da comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti sulla base dell’ultimo censimento Istat effettuato prima della data di apertura del registro, dei quali i predetti comuni siano soggetti responsabili |
8. | SERRE
PERGOLE TETTOIE PENSILINE BARRIERE ACUSTICHE |
Impianti realizzati, nell’ordine, su serre, su pergole, tettoie, pensiline, barriere acustiche |
9. | ALTRI IMPIANTI | Altri impianti che rispettino i requisiti stabiliti dal decreto |
10. | DATA TITOLO AUTORIZZATIVO | Precedenza della data del pertinente titolo autorizzativo |
11. | POTENZA INFERIORE | Minore potenza dell’impianto |
12. | DATA RICHIESTA ISCRIZIONE AL REGISTRO | Precedenza della data della richiesta di iscrizione al registro |
Tariffe
La principale novità dello schema di decreto sul 5° Conto Energia è, comunque, l’introduzione di un nuovo sistema tariffario, che prevede la differenziazione tra energia elettrica autoconsumata dall’utenza cui è collegato l’impianto fotovoltaico ed energia elettrica immessa in rete. Da notare che, quest’ultima, è una tariffa onnicomprensiva per il ritiro dell’energia elettrica da parte del GSE e quindi alternativa alle convenzioni di Ritiro Dedicato e Scambio sul posto.
Le tariffe sono già stabilite fino al 5° semestre, dopo il quale si applicherebbe un taglio semestrale del 15%. Come è ormai prassi, le tariffe sono più alte per impianti su edificio e decrescenti all’aumentare della potenza.
Un nuovo onere dovrebbe essere introdotto per l’accesso agli incentivi. A copertura degli oneri di gestione, verifica e controllo, è previsto, infatti, un contributo al GSE di 0,001 € per ogni kWh di energia incentivata.
Bozza Quinto Conto Energia – Tariffe incentivanti per il primo semestre di applicazione | ||||
Intervallo di potenza | IMPIANTI SUGLI EDIFICI | ALTRI IMPIANTI FOTOVOLTAICI | ||
Tariffa onnicomprensiva | Tariffa premio sull’autoconsumo | Tariffa onnicomprensiva | Tariffa premio sull’autoconsumo | |
kWp | €/kWh | €/kWh | €/kWh | €/kWh |
1≤P≤3 | 0,237 | 0,155 | 0,229 | 0,147 |
3<P≤20 | 0,222 | 0,140 | 0,214 | 0,132 |
20<P≤200 | 0,199 | 0,117 | 0,191 | 0,109 |
200<P≤1000 | 0,161 | 0,079 | 0,153 | 0,071 |
1000<P≤5000 | 0,144 | 0,062 | 0,137 | 0,055 |
P>5000 | 0,135 | 0,053 | 0,128 | 0,046 |
[1] Dati 4 giugno 2012. Fonte: Contatore fotovoltaico GSE.