Dopo le indiscrezioni trapelate e le numerose bozze in circolazione, è stata finalmente pubblicata venerdì sera dal Ministero dello Sviluppo Economico la bozza di V Conto Energia.
I nuovi incentivi, per un totale di 500 milioni di euro, verranno assegnati non appena il vecchio IV Conto Energia raggiungerà i 6 miliardi di incentivazione totale, traguardo previsto tra luglio e ottobre prossimi.
Appresi i dettagli contenuti nel documento riguardanti l’iscrizione al registro dei soli impianti, piccoli e medi, di potenza superiore a 12 kW, si è diffuso il malcontento tra produttori, istallatori e privati.
”Il quinto Conto energia rischia di penalizzare il mercato libero dei piccoli impianti di energie rinnovabili e della microgenerazione distribuita in cui operano 85.000 imprese che danno lavoro a 150.000 persone” ha sottolineato il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini. Gli ostacoli elencati da Guerrini, di tipo burocratico ed ecnomico, potrebbe infatti compromettere il settore bloccando gli investimenti. ”E’ necessario cogliere appieno le opportunità offerte dal settore delle rinnovabili e, se davvero si vuole rendere equo e trasparente il mercato dell’energia, occorre correggere anche i meccanismi di prelievo fiscale, eliminando le distorsioni che finora hanno penalizzato le piccole aziende”.
Attualmente il decreto interministeriale, che si trova in corso di esame alla Conferenza Stato-Regioni, promette l’assegnazione dell’incentivo per vent’anni a partire dalla messa in funzione dell’impianto.