(Rinnovabili.it) – Il registro degli impianti fotovoltaici è stato “aperto troppo presto, senza dare al mercato il tempo di assorbire le nuove regole e programmare iniziative”. Questo il commento congiunto di ATER – Associazione Tecnici Energie Rinnovabili e di MSA – Movimento per lo Sviluppo delle energie Alternative all’indomani della pubblicazione da parte del GSE della graduatoria dei progetti solari iscritti al Registro e di quelli esclusi. L’ammissione, che non garantisce ancora l’accesso agli incentivi, riguarda 3.600 impianti, dei quali però ben 600 già sono oggi già in esercizio, esclusi dal precedente schema incentivante per la sua prematura fine.
“Il dato più sorprendente e allarmante – spiegano nella nota stampa – è l’enorme contrazione del mercato delle istallazioni di taglia “piccola industria/condominio” (quella tra i 400 kW e i 20-30 kW). Si è infatti ridotta da un volume stimabile in oltre 3.000 MW/anno (nel IV CE), a ca. 400 MW, per il primo semestre del V CE. Una riduzione del 75%”. Rimane invece consistente l’incidenza dei grandi progetti di scala “finanziaria” assorbendo il 50% della potenza a registro con meno del 10% dei progetti (ca. 300).
Il registro – continua il comunicato – “non ha generato sufficiente concorrenza, con il risultato di essere semi vuoto (ben 50 milioni non assegnati) e dunque di mancare l’obiettivo di selezionare le iniziative migliori. Dal 2005 ad oggi non era mai capitato che le richieste di incentivazione per grandi impianti risultino inferiori a quanto concesso dai Decreti Conto Energia”.