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USA: 128 mln alla ricerca per dimezzare i costi dell’energia solare

Il Dipartimento dell'Energia stanzia nuovi finanziamenti milionari per ridurre i costi produttivi di fotovoltaico e solare termodinamico, migliorandone le prestazioni e accelerandone la diffusione tecnologica

costi dell’energia solare
Foto di Solarimo da Pixabay

Verso costi dell’energia solare fotovoltaica di 2 cent/kWh

(Rinnovabili.it) – Con il cambio di presidenza, gli USA sono pronti a riprendere la corsa alle rinnovabili, dando nuovo spazio alla ricerca di settore. Il Dipartimento dell’energia statunitense ha annunciato in questi giorni un nuovo, ambizioso obiettivo nel campo delle green energy: ridurre il costo dell’energia solare del 60% entro i prossimi dieci anni. Per riuscirvi la Casa Bianca è pronta a investire quasi 128 milioni di dollari in finanziamenti dedicati al taglio dei costi produttivi e al miglioramento dell’efficienza di conversione. Risorse, sottolinea il DoE, che supportano gli obiettivi climatici dell‘amministrazione Biden-Harris aprendo la strada a “una decarbonizzazione economica del sistema energetico e a una solida economia basata sull’energia pulita”.

“In molte parti del paese, il fotovoltaico è già più economico del carbone e di altri combustibili fossili”, ha affermato la segretaria all’Energia Jennifer M. Granholm. “Con una maggiore innovazione possiamo ridurre nuovamente i costi dell’energia solare di oltre la metà entro il decennio. Questa prima raffica di finanziamenti ci aiuterà ad aggiungere ancora più energia pulita alla rete, posti di lavoro nelle comunità in tutto il paese e ci metterà sulla buona strada verso l’obiettivo del presidente Biden del 100% di elettricità pulita entro il 2035″.

La riduzione dei costi dell’energia solare è essenziale per accelerare la distribuzione e raggiungere il target USA a medio termine. Gli esperti della Casa Bianca stimano sia necessario installare nei prossimi anni centinaia di gigawatt solari, ad una velocità 5 volte maggiore rispetto ad oggi. Il piano è di portare l’attuale prezzo da 4,6 centesimi di dollaro per kWh a 3 centesimi / kWh entro il 2025 e 2 centesimi / kWh entro il 2030. Il finanziamento del Dipartimento, annunciato attraverso il Solar Energy Technologies Office (SET,  sosterrà il progresso di due materiali chiave per le celle solari: le perovskiti e il tellururo di cadmio (CdTe).

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Nel dettaglio 40 milioni di dollari sono destinati a 22 progetti di ricerca e di sviluppo della perovskite e la realizzazione di un centro di test che fornisca una convalida neutrale e indipendente delle prestazioni dei nuovi dispositivi. 3 milioni saranno assegnati tramite il nuovo concorso Perovskite Startup Prize alle nuove realtà nel campo. Altri 20 milioni saranno invece destinati all’istituzione di un consorzio nazionale esclusivamente dedicato alla produzione economica film sottile in CdTe.

Non solo. Il DOE riserverà 7 milioni di dollari come parte di una nuova opportunità di finanziamento per progetti volti ad aumentare la durata dei sistemi fotovoltaici a base di silicio da circa 30 a 50 anni. Una mossa per abbassare l’LCOE e ridurre gli sprechi. L’obiettivo è migliorare i componenti del sistema fotovoltaico, come inverter, connettori, cavi e tracker.

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L’annuncio supporta anche diversi progetti di energia solare termica a concentrazione (CSP) identificando nuove applicazioni solari per processi industriali (33 milioni) e realizzando una una centrale termodinamica di prossima generazione (25 milioni). I Sandia National Laboratories si occuperanno di costruire una struttura in cui ricercatori, sviluppatori e produttori possano testare componenti e sistemi CSP di prossima generazione per portare il costo dell’energia a 5 centesimi / kWh entro il 2030.