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USA-Cina, una nuova battaglia nella guerra solare

(Rinnovabili.it) – La guerra tra Cina e Usa in campo fotovoltaico non smette di riservare colpi di scena. Dopo le nuove misure doganali attivate dalla camera di Commercio statunitense contro l’export cinese, Pechino passa al contrattacco. E quasi a voler ripagare l’avversario con la stessa moneta il governo ha deciso di avviare un’indagine su presunte sovvenzioni sleali offerte dall’avversario “Stelle e Strisce” ai propri produttori di polisilicio, materiale rivenduto all’industria fotovoltaica del Gigante asiatico a prezzi più bassi di quelli nazionali.

La notizia arriva dal Ministero cinese del Commercio a cui lo scorso 2 luglio si sono rivolte quattro aziende – Jiangsu Polysilicon Zhongneng, LDK Solar, Sino-Silicon e Daqo New Energy – con la richiesta di applicare misure anti-dumping sulle importazioni di silicio policristallino. L’indagine riguarderà nel dettaglio le agevolazioni fornite dal credito d’imposta federale, il cosiddetto “Advanced-Energy Manufacturing Industry Program”, e una serie di incentivi statali offerti da Michigan, Tennessee, Idaho e altri 11 stati ai propri produttori di silicio policristallino dal 1° luglio 2011 al 30 giugno 2012. In realtà il vero colpo di scena per gli esperti di settore non è tanto l’inchiesta contro gli Usa quanto quella parallela avviata nei confronti della Corea del Sud, altro grande fornitore di silicio policristallino.

E mentre si attende la prossima mossa nel duello Cina -Usa, qualcosa inizia a muoversi anche sul fronte europeo dove i produttori locali di celle e moduli, intenzionati a ripercorrere i passi dell’industria solare americana, hanno trovato un alleato nel Governo tedesco. Il ministro dell’Ambiente tedesco Peter Altmaier ha, infatti, offerto il proprio supporto agli sforzi delle imprese tedesche solari di avviare una procedura antidumping contro l’industria fotovoltaica della Repubblica Popolare.

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