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Una pietra fotovoltaica cambierà il volto di Capri

Consegnato ieri, alla speciale invenzione di Dyaqua Art Studio, il premio del Concorso “L’energia solare per le isole minori italiane”

(Rinnovabili.it) – Potrebbero sembrare comuni pietre da rivestimento, in realtà nascondono mini-generatori elettrici in grado di mimetizzarsi ed integrarsi perfettamente con il paesaggio circostante. Sono le Pietre Solari di Dyaqua Art Studio, soluzione fotovoltaica ad alto grado di eco-compatibilità e massimo livello d’integrazione, con sui si illumineranno i tornanti della celebre via Krupp di Capri. Spiega lo stesso Dyaqua Art Studio: “In pratica viene prodotta una copertura da applicare sull’oggetto da trasformare, all’interno della quale sono posizionate le celle fotovoltaiche (o qualsiasi altro materiale adatto allo sfruttamento dell’energia solare). La copertura possiede una superficie che imita l’oggetto trasformato mimetizzando così le celle nascoste al suo interno”.

L’innovativo prodotto sfrutta le capacità “mimetiche” di una resina in grado di simulare l’aspetto esteriore delle pietre e dei materiali di rivestimento nascondendo alla vista il modulo fotovoltaico; una caratteristica unica che permetterà così di accendere la strada panoramica dell’isola annullando l’impatto paesaggistico. Per migliorarne le prestazioni, si sta formalizzando un accordo di ricerca tra la società e l’ENEA con l’obiettivo di sviluppare il prodotto e prepararlo ad entrare nel mercato.

IL CONCORSO DI MAREVIVO In realtà la pietra sarà sfruttata nel progetto “I numeri di via Krupp” del Gruppo Sartogo Architetti Associati che con il laboratorio di ricerca Dyaqua Art Studio condivide la partecipazione e la vittoria – ma in categorie differenti – dell’edizione 2010 di “L’energia solare per le isole minori italiane”. Il Concorso di Idee Internazionale lanciato da Marevivo in collaborazione con il GSE, l’Enea e il CITERA (Centro di Ricerca Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente) dell’Università Sapienza, ha scelto proprio Capri per la consegna, avvenuta ieri, dei riconoscimenti e l’esposizione dei modelli vincitori. Architetti, designer e studi professionali e società di progettazione hanno concorso con progetti accomunati da una cifra comune: realizzare interventi con il ricorso a fonti rinnovabili, caratterizzati da una forte riduzione di impatto ambientale e da una efficace integrazione nel contesto architettonico e paesaggistico. Tra le migliori ‘’proposte solari’’ premiate dal concorso anche Clorophilla del Gruppo Colarossi – Coffice Studio di Architettura e Urbanistica; si tratta di pensiline fotovoltaiche inseribili in contesti portuali in cui l’elemento captante è pensato per essere dotato di un grado di trasparenza maggiore rispetto al pannello fotovoltaico tradizionale.

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A bordo di una nuvola