Rinnovabili

Un mese di stop al rincaro per le rinnovabili

(Rinnovabili.it) – L’Authority aggiorna i prezzi di gas ed elettricità per il trimestre aprile-giugno, annunciando un aumento, rispettivamente, dell’1,8% e del 5,8%. Sul caro bolletta pesano soprattutto gli incrementi del petrolio, i maggiori costi per il mantenimento in equilibrio del sistema, l’andamento della borsa elettrica e dalla crescita degli oneri di distribuzione del gas. Esentato, almeno per questo mese, sarà invece l’aggiornamento tariffario dovuto alle fonti rinnovabili. L’aumento del 5,8% dell’energia elettrica non comprende, infatti, l’adeguamento della componente A3, ovvero la voce relativa agli incentivi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate che, spiega l’AEEG, “pesano per un ulteriore 4% circa sulla bolletta” e che verrà conteggiata nelle bollette elettriche solo a fine aprile, “a garanzia dei diritti acquisiti”.

“L’Autorità sente l’esigenza di dare un segnale, chiaro e concreto – ha detto il Presidente dell’Autorità Guido Bortoni -.  Il tempo di un mese potrà servire ai decisori delle politiche energetiche per operare le migliori scelte, con modalità sopportabili per i cittadini e per le imprese, alle quali si sta già chiedendo uno sforzo titanico vista la congiuntura economica”.

“Come abbiamo già espresso in numerose Segnalazioni a Parlamento e Governo: efficienza energetica e fonti rinnovabili non sono in discussione. Occorre quindi creare – ha aggiunto Bortoni – le condizioni per reinserire la programmazione degli incentivi in un percorso di coerenza generale a tutela sia dei consumatori che dei soggetti attivi nella green economy. Bisogna tenere conto che alcuni obiettivi previsti dalla programmazione degli incentivi sono stati raggiunti già quest’anno, quando l’insieme degli incentivi alle rinnovabili/assimilate supererà i 10 miliardi di euro, con una spesa diretta di oltre 70 euro a famiglia, più i costi indiretti indotti nel sistema elettrico e nel mercato. Infatti, nell’aumento del 5,8% delle bollette elettriche l’effetto indiretto delle rinnovabili intermittenti vale circa il 40%”.

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