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L’ultima mossa di Obama per le rinnovabili

La Casa Bianca cala l’ultimo asso per le green energy USA: procedure competitive come quelle concesse a gas e petrolio, per i progetti eolici e fv sui terreni pubblici di 6 Stati

L’ultima mossa di Obama per le rinnovabili

 

(Rinnovabili.it) – Se sul fronte della politica estera Barack Obama è sorvegliato speciale dallo staff del neo presidente Donald Trump, su quello della strategia energetica interna l’uscente amministrazione ha ancora mano libera. E’ con il tempo ormai agli sgoccioli che la Casa Bianca ha fatto approvare un nuovo regolamento per facilitare lo sviluppo delle fonti rinnovabili sulle terre federali in sei Stati occidentali.

 

Attualmente, per realizzare un impianto eolico o fotovoltaico su suolo pubblico, gli sviluppatori possono dover attendere i permessi edilizi per un tempo che va dai 18 mesi fino ai due anni. Una lentezza burocratica a cui pone rimedio ora il Dipartimento degli Interni attraverso la definizione di una nuova procedura di gara simile a quella con cui vengono assegnati i contratti di locazione ai progetti di petrolio e gas. Il regolamento permetterà al Bureau of Land Management (l’agenzia nazionale che si occupa della gestione di terreni pubblici.) di gestire vendite di locazione competitive per ​​19 aree designate come “solar energy zones” che si estendono per quasi 121.405 ettari in California, Arizona, Colorado, Nevada, New Mexico e Utah. Allo stesso modo consentirebbe procedure competitive anche per i progetti eolici di grandi dimensioni in “aree di interesse per lo sviluppo” nel sud della California, per un totale di 157.018 ettari.

 

“Questa nuova norma non solo fornisce una solida base per il futuro dello sviluppo energetico su terreni pubblici americani, – spiega Sally Jewell, Segretario degli Interni nell’amministrazione Obama – ma rappresenta anche un traguardo importante ed emozionante nei nostri sforzi in corso per sfruttare le vaste risorse di energia solare ed eolica in tutto il paese”.

 

Va fatto presente però che il nuovo provvedimento – che consentirebbe alle aziende di ottenere i permessi governativi per l’utilizzo del territorio federale ad un prezzo di costo competitivo – è uno dei “Midnight regulations” di Obama, termine con cui si indicano i regolamenti creati dal ramo esecutivo nel periodo di transizione dell’amministrazione presidenziale. Questo pone alcune sfide non indifferenti per l’applicazione, prima fra tutte il breve lasso di tempo a disposizione perché il regolamento entri in vigore. Inoltre possono essere smantellate dalla nuova presidenza, anche se ciò richiede un preciso processo legislativo affinché sia possibile.

Secondo quanto riporta il Wall Street Journal il procedimento in questione sarebbe solo uno dei cinque principali nuovi regolamento energetici che la Casa Bianca è pronta a far approvare in queste settimane prima dell’insediamento di Trump.

 

In realtà le nuove norme erano state proposte per la prima volta nel settembre del 2014, e poste sotto esame da marzo 2015. Il ritardo deriva dalla preoccupazione dello stesso settore delle rinnovabili, non convinto a pieno dai corrispettivi proposti per capacità e locazione, nonostante la misura permetta di dimezzare il tempo d’attesa.

 

“Non abbiamo avuto la possibilità di rivedere il regolamento, ma speriamo che possa aprire la strada ad un maggiore sviluppo del solare a prezzi prevedibili sui terreni pubblici”, ha commentato Christopher Mansour, vice presidente degli affari federali per la Solar Energy Industries Association (SEIA) . “I terreni gestiti dal Bureau of Land Management comprendono alcune delle migliori risorse solari al mondo, e dovrebbero essere usati per fornire energia pulita, affidabile e conveniente”.